“Auguri ai nuovi eletti nel Parlamento italiano, auguri in anticipo al Governo che verrà: siete investiti di una grande responsabilità, quella di farvi interpreti e fautori di quel cambiamento che i cittadini hanno scelto con convinzione. E questo nuovo corso, quest’aria di riforme e di ripresa non può che partire da una rivalutazione delle persone che costituiscono la società, perché siano motivate a svolgere ognuna la propria parte per rendere grande il nostro Paese”.
Così il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, la Fnomceo, Filippo Anelli, si rivolge ai nuovi Senatori e Deputati – e al futuro Consiglio dei Ministri, con il suo Presidente – all’indomani delle elezioni politiche.
“Questo vale anche per il Servizio sanitario nazionale – continua Anelli – pubblico e universale, che rende concreto e possibile quel diritto alla tutela della Salute che la nostra Costituzione definisce “fondamentale”, ponendolo in capo all’individuo in quanto essere umano. Sinora, il PNRR ha messo in primo piano l’economia, le macchine, le strutture: recuperiamo adesso, insieme, la dimensione umanistica; rimettiamo al primo posto le persone, i professionisti. Puntiamo sui medici, su tutti i professionisti della salute, rivalutiamo e valorizziamo le loro competenze, i loro valori, la disponibilità all’ascolto, la prossimità ai pazienti”.
“Soprattutto – conclude Anelli – restituiamo dignità al loro lavoro. E dignità significa sicurezza, protezione dalle aggressioni, un numero di professionisti adeguato ai fabbisogni e anche una giusta remunerazione. Significa una governance diversa e nuova, che coinvolga i professionisti nel fissare quegli obiettivi e quegli indirizzi che devono orientare i sistemi sanitari. Significa una sanità fatta, finalmente, di persone e non di macchine, di incartamenti, di algoritmi. Una sanità degna di un grande e moderno Paese, in grado di rispondere alle domande di salute e preparata a far fronte anche a eventuali emergenze, conosciute o inedite, come è stata la pandemia di Covid. Come abbiamo affermato, prendendo in prestito una frase del costituzionalista Sabino Cassese, in maniera unitaria con i Sindacati medici: “Bisogna curare la sanità, perché questa possa curare la salute degli italiani”. È il momento di farlo, insieme. Siamo certi che troveremo in voi interlocutori sensibili ed attenti”.