L’intergruppo parlamentare per le neuroscienze e l’Alzheimer segna un punto di svolta per contrastare davvero la malattia di Alzheimer. Siamo pronti per lavorare insieme e a dare vita a un piano di investimenti concreto ed efficace che ci permetta di cogliere le nuove opportunità offerte dalle innovazioni terapeutiche. Questo il commento di Patrizia Spadin, Presidente di AIMA – Associazione Italiana Malattia di Alzheimer, in occasione della conferenza di presentazione dei lavori dell’intergruppo di cui AIMA fa parte e che si è svolta a Roma.
“Abbiamo invocato per anni la necessità di un cambio di prospettiva da parte del Governo nei confronti dell’Alzheimer e delle demenze, ha dichiarato Patrizia Spadin. L’intergruppo parlamentare lanciato dall’Onorevole Annarita Patriarca e dalla Senatrice Beatrice Lorenzin rappresenta il primo passo fondamentale in questa direzione. AIMA è felice di farne parte ed è pronta a collaborare con le istituzioni per dare voce ai bisogni dei pazienti e delle loro famiglie”.
“L’Alzheimer è una patologia che coinvolge non solo 700mila persone, ma anche i 3 milioni di cittadini che si prendono cura dei pazienti. Sono numeri terribili, eppure questa malattia negli anni non ha avuto l’attenzione che meritava dalla politica e dalle istituzioni. L’intergruppo è ciò di cui abbiamo bisogno per affrontare un tema così complesso: dovrà essere una cabina di regia che, sotto l’egida del Ministero della Salute si assuma la responsabilità della trasformazione e l’ammodernamento del sistema per renderlo adeguato ai malati di oggi e a quelli di domani”, ha aggiunto Spadin.
“È fondamentale sviluppare immediatamente un piano di investimenti strutturali per colmare le lacune organizzative, infrastrutturali, di personale dei Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze e a cui collegare la pianificazione sanitaria. È necessario fornire un sostegno concreto al caregiver familiare e assicurare la formazione del caregiver professionale. È urgente connettere le nuove strutture disciplinate dal PNRR con le esigenze specifiche di presa in carico e gestione di Alzheimer e demenze. Per raggiungere questi obiettivi serve innanzitutto un metodo e questo intergruppo, con il lavoro trasversale e la collaborazione con i Ministeri competenti, può dare fondamento al raggiungimento di questi risultati”, ha continuato Spadin.
“Viviamo una fase delicata e decisiva nella lotta alla malattia e per la prima volta la ricerca scientifica ci dà la speranza di vedere la luce in fondo al tunnel. Dobbiamo essere pronti a cogliere questa occasione per rendere efficaci le innovazioni terapeutiche e preparare al meglio i pazienti e le rispettive famiglie”, ha concluso Spadin.