Prevenzione, digitale e invecchiamento attivo al Think Tank della salute

Una grande sfida per il futuro della salute, il Think Tank – La Salute che vorrei: quale percorso per la Sanità del futuro, l’evento, giunto alla sua seconda edizione, che si è svolto in questi giorni a Roma, alla Galleria del Cardinale Colonna, e che ha visto un confronto tra i massimi esperti del mondo istituzionale della salute con l’intervento del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, seguito da Alessio Butti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, Francesco Zaffini, Presidente 10ª Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale – Senato della Repubblica e Gian Marco Centinaio, Vicepresidente del Senato della Repubblica, insieme a diversi stakeholder della salute, del sistema sanitario a livello nazionale. Attori impegnati nella sanità italiana – società scientifiche, professionisti clinici, della formazione e non solo – si sono confrontati sulle conoscenze del mondo medico per assicurare ai cittadini una migliore qualità di cura. L’obiettivo è quello di rafforzare il Servizio sanitario nazionale, facendo rete tra i diversi attori coinvolti e consolidando l’assetto territoriale per far nascere un nuovo modello di sanità con il supporto della digitalizzazione. Una sanità di prossimità, che arriva anche a domicilio.

La prevenzione è un investimento necessario per favorire un invecchiamento sano e attivo lungo tutto l’arco della vita e per dare sostenibilità al Servizio sanitario nazionale. È l’unica vera strategia perseguibile sulla quale il governo è fortemente impegnato anche nei consessi internazionali, considerato che già adesso l’Italia deve fare i conti con una popolazione italiana sempre più anziana e di cui prendersi cura. In questo percorso si inseriscono i risultati che vanno consolidandosi sul piano dell’innovazione con investimenti del PNRR per rafforzare la sanità di prossimità e territoriale e per la digitalizzazione del Servizio sanitario nazionale. In particolare, latelemedicina, il Fascicolo SanitarioElettronico e l’impiegodell’intelligenza artificiale in campo sanitario costituiscono le basi del lavoro che si sta facendo per potenziare questi strumenti che già oggi sono rivoluzionari e stanno cambiando il modo di approcciarsi alla sanità, per erogare prestazioni sanitarie e per relazionarsi con i medici. Si tratta di un cambiamento epocale che coinvolge tutti, dai sanitari ai cittadini, e che ha iniziato a far parte ormai della nostra quotidianità. In questo senso, la giornata del Think Tank ha permesso di avere una visione complessiva su sanità, investimenti e tutela della salute dei cittadini. La politica si è interfacciata con chi opera quotidianamente nel mondo della salute, acquisendo informazioni e creando una rete tra stakeholder, quali, ad esempio, AGENAS, AIFA, Farmindustria, Confindustria e gli Ordini Professionali, per offrire un nuovo modello di sanità.

Tra i temi affrontati, la fuga dei cervelli e la possibilità oggi di venire a conoscenza quasi in tempo reale di tecnologie innovative che possono trovare immediata applicazione. Il fatto che la politica, come emerso al Think Tank, abbia carpito immediatamente l’importanza di sviluppare nuove tecnologie è un passo avanti decisivo. Questo potrà permettere ai giovani di rimanere in Italia. Risorse umane e intelletti che rimangono sul territorio aiuteranno a sviluppare le tecnologie nel nostro Paese come invece non avveniva in passato. L’eccellenza nella medicina significa anche eccellenza nella ricerca e nello sviluppo.

“La giornata di confronto sul presente e soprattutto sul futuro del nostro sistema sanitario, nell’ambito del Think Tank svoltosi in questi giorni a Roma, è stata l’occasione per ribadire l’impegno da parte del Ministero della Salute nel rilanciare il Servizio sanitario nazionale. In questo periodo abbiamo posto le basi per risolvere e superare tante annose questioni che investono la sanità pubblica. Sono aumentate le risorse per il Fondo Sanitario Nazionale e da gennaio verrà tolto il tetto di spesa per le assunzioni del personale sanitario. Stiamo lavorando sulla prossima legge di bilancio con il chiaro obiettivo di finalizzare le risorse per assumere più personale e soprattutto per pagare meglio gli operatori che rimangono nel Servizio sanitario nazionale. Per garantire la migliore assistenza possibile ai cittadini da poco è diventato legge il decreto per l’abbattimento delle liste d’attesa. Con lo sguardo rivolto al futuro, prevenzione e innovazione rappresentano le priorità strategiche per rendere il Servizio sanitario nazionale sempre più moderno, equo e sostenibile” – ha dichiarato Orazio Schillaci, Ministro della Salute.

“Stiamo lavorando molto sulla digitalizzazione dei servizi sanitari perché riteniamo che velocizzare la risposta al paziente sia fondamentale. In questo modo, grazie alla tecnologia, possiamo anche migliorare l’efficienza delle cure e delle terapie e l’efficacia del servizio. Ad esempio, sull’efficienza delle cure e delle terapie noi insistiamo moltissimo, non solo sugli ospedali virtuali, che alleggerirebbero gli ospedali che sono sovraffollati o i pronto soccorso, ma consentirebbero anche ai pazienti di poter essere visitati e curati mentre sono comodamente a casa propria. Anche sotto il profilo culturale questa è certamente una conquista. Il Fascicolo Sanitario Elettronico si basa esclusivamente sull’impostazione tecnologica e la valorizzazione del dato. Con la distinzione tra dati amministrativi, dati sanitari e dati clinici finalmente possiamo capire come intervenire, attraverso il sistema degli alert, quando lo screening di un paziente mostra dei livelli che sono alterati. Immediatamente il medico da remoto verifica, controlla, interviene e aggiusta anche la terapia. Questo è il punto fondamentale. Il tema è quello della telechirurgia, per cui, poter intervenire su un paziente che è ricoverato a Milano da New York è fondamentale, e per far questo dobbiamo dotarci di un’importante connettività e soprattutto del 5G” – ha spiegato Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica.

“La prevenzione, come Rita Levi-Montalcini ha sostenuto a più riprese, è finalizzata a dare più vita ai giorni e non più giorni alla vita. Prevenire quindi è fondamentale per il paziente; il paziente deve essere ben informato, ed ecco che la prevenzione è anche e soprattutto comunicazione. Se il paziente è tranquillo, se il paziente è ben edotto su quali sono le modalità di prevenzione a cui può approcciarsi può veramente avere salva la vita. Ed è questo l’obiettivo del Ministro Orazio Schillaci che vuole rendere una sanità più vicina al cittadino e, per renderla più vicina al cittadino, il cittadino deve essere tranquillo, deve iniziare a fidarsi del sistema salute. Prevenire è anche importante utilizzando le nuove tecnologie, ed ecco che l’innovazione tecnologica, la robotica, l’intelligenza artificiale è fondamentale come braccio operativo della prevenzione, per una medicina che è sempre più di precisione ed è personalizzata, perché la medicina non è solo cura ma è soprattutto prevenzione, prima di arrivare laddove non si riesce ad avere una vera e propria cura della malattia” – ha precisato Maria Rosaria Campitiello, Capo Dipartimento della Prevenzione, della Ricerca e delle Emergenze Sanitarie del Ministero della Salute.

“Uno degli obiettivi che ci siamo proposti di raggiungere quest’anno è la definizione di un piano sanitario nazionale che si colleghi con tutti i provvedimenti che già sono stati introdotti in questi due anni, primo fra tutti il decreto liste d’attesa, dove finalmente abbiamo una strutturazione del sistema in maniera tale da permettere, una volta a regime, di ridurre fortemente le liste d’attesa e di dare la possibilità ai pazienti – grazie all’integrazione pubblico-privato – di non dover attendere nel momento in cui hanno bisogno di  accedere a una prestazione. Il decreto prevede un monitoraggio e un’incentivazione a usufruire delle prestazioni a livello territoriale, ambulatoriale e domiciliare. Il ruolo del medico anche di medicina generale è integrato con gli specialisti, soprattutto perché l’obiettivo è far sì che non sia il paziente a doversi muovere ma che al contrario possa accedere alle prestazioni nel territorio di residenza. Un altro aspetto fondamentale e dirimente è quello riguardante il personale sanitario. È in programma un piano triennale di assunzioni molto importante del personale sociosanitario all’interno del sistema sanitario, accompagnato anche da agevolazioni che possano permettere una remunerazione più conveniente per attrarre nuovamente personale sanitario all’interno del Servizio sanitario nazionale” – ha commentato Francesco Saverio Mennini, Capo Dipartimento della programmazione, dei dispositivi medici, del farmaco e delle politiche in favore del SSN del Ministero della Salute.

“Istituiremo un comitato scientifico di esperti, che possa, come già fatto per la ‘Terra dei Fuochi’, avere un approccio ‘One Health’ alla salute, attivando programmi di prevenzione specifici. Un approccio autonomo puramente scientifico immune da qualsiasi tipo di influenze. Attraverso un metodo interdisciplinare e collaborativo, possiamo affrontare le sfide attuali e future, identificare le migliori pratiche e promuovere il cambiamento positivo. Ci impegniamo a collaborare per la prevenzione e la salute pubblica, e per sviluppare strategie efficaci per affrontare le sfide emergenti. Mettiamo in comune le nostre conoscenze, le nostre esperienze e le nostre idee al fine di costruire un futuro più sano e prospero per tutti.

La medicina preventiva rappresenta un approccio fondamentale per preservare la salute e prevenire le malattie. Attraverso interventi mirati a identificare e affrontare i fattori di rischio, la medicina preventiva cerca di ridurre l’incidenza delle malattie croniche e migliorare la qualità della vita delle persone. Questo approccio si basa sull’importanza della prevenzione primaria, che comprende la promozione di stili di vita sani, la vaccinazione, lo screening e la diagnosi precoce delle patologie” – ha dichiarato Antonio Giordano, presidente Sbarro Institute e professore alla Temple University Usa.

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