“Senza medici non può esserci un efficiente Servizio sanitario nazionale, ed è questo l’appello che rivolgiamo al Governo che sta per nascere: investiamo sui professionisti, mettiamo più risorse, diamo loro più peso nelle decisioni nella gestione della sanità. Solo così potremo conservare il nostro Servizio sanitario nazionale”.
Così il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, la Fnomceo, Filippo Anelli, ha commentato quanto emerso dal 54esimo congresso nazionale del Sumai Assoprof, il Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalità dell’Area Sanitaria, in corso a Roma.
Ieri, durante la Tavola Rotonda inaugurale, il Segretario generale Antonio Magi aveva parlato di una “tempesta perfetta” che sta investendo il Servizio sanitario nazionale: il contesto globale della guerra e della pandemia si intreccia con i problemi legati all’anzianità e alla carenza del personale sanitario, al blocco del turnover, alle remunerazioni non adeguate.
“Condivido – ha affermato Anelli – le preoccupazioni di Magi circa la tenuta del Servizio Sanitario nazionale. La crisi economica, la carenza del personale, la scarsità delle risorse sono segnali molto forti di una difficoltà che sta investendo il nostro Servizio sanitario e che sta determinando una forte sofferenza del sistema. Il mancato investimento sui medici sta provocando una lesione della dignità del loro lavoro. Sempre più medici lasciano il SSN perché questa professione sta perdendo attrattività anche a causa dei carichi di lavoro, di un aumento del burnout e una retribuzione tra le più basse in Europa”.