«La presentazione di un disegno di legge che mira a riconoscere ufficialmente l’Esofagite Eosinofila (EoE) come malattia cronica nel nostro sistema sanitario è un risultato eccezionale per migliaia di pazienti e per le famiglie che li assistono e che da anni chiedono un riconoscimento ufficiale per garantire diagnosi tempestive, cure uniformi e una maggiore attenzione alla ricerca». Lo dichiara Roberta Giodice Presidente di ESEO Italia.
Il disegno di legge, promosso dal vicepresidente della X commissione Sen. Orfeo Mazzella, raccogliere le istanze lanciate a maggio dall’associazione di pazienti ESEO Italia nella call to action insieme a 8 società scientifiche di Gastroenterologia, Allergologia ed Immunologia ed altre associazioni di pazienti: AAIITO – Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri; AIGO – Associazione Italiana Gastroenterologi& Endoscopisti Digestivi Ospedalieri; SIAAIC – Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica; SIAIP – Società Italiana di Allergologia ed Immunologia Pediatrica; SIED – Società Italiana Endoscopia Digestiva; SIGE – Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva; SIGENP – Società Italiana di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica; SINGEM – Società Italiana di Neuro-Gastro-Enterologia e Motilità; UNIAMO – Federazione Malattie rare UNIAMO APS ETS.
«A nome dei pazienti e dei loro familiari ringraziamo il senatore Mazzella per aver ascoltato le nostre istanze. Ci appelliamo ora al senso di responsabilità di tutti i decisori politici affinché possano approvare un disegno di legge che mira a riconoscere la salute come un diritto concreto alla portata di tutti. Con la Giornata Nazionale dell’Esofagite Eosinofila sarà possibile accendere i riflettori dell’opinione pubblica su una patologia invalidante che pregiudica la vita di tantissimi pazienti. Ci inorgoglisce l’impegno condiviso con le Comunità Scientifiche impegnate a garantire una migliore e più equa presa in carico dei pazienti con l’obiettivo di promuovere un SSN capace di conoscere, monitorare e ottimizzare gli interventi necessari per una migliore qualità di vita ed una adeguata allocazione delle risorse disponibili», conclude Giodice.
Che cos’è l’esofagite eosinofila
L’esofagite eosinofila (EoE) è una malattia infiammatorio cronica di tipo2 che colpisce l’esofago e che può progredire a forme più gravi se non trattata. La prevalenza globale della EoE è in costante aumento, con 52,95 adulti ogni 100.000 e 32,9 bambini ogni 100.000 attualmente colpiti in tutto il mondo. Nonostante l’aumento dei casi, la consapevolezza è limitata sia nelle strutture di assistenza primaria che in quelle di emergenza.
L’esofagite eosinofila (EoE) è una malattia infiammatoria localizzata nell’esofago, caratterizzata da periodi di remissione clinica ed episodi di acuzie. Gli eosinofili sono protagonisti di questa infiammazione, attraverso i numerosi mediatori cellulari rilasciati durante la loro attività. L’incidenza annuale varia in relazione alla provenienza geografica della popolazione inclusa va da 1,6 a 10/100.000. Non ci sono dati di prevalenza in Italia.
Cause e sintomi
L’esofagite eosinofila è una patologia immuno-allergica; spesso è possibile trovare la causa dell’infiammazione cronica in un’allergia alimentare o respiratoria. Talvolta, però, nonostante i test allergologici ed i tentativi dietetici, non si riesce a comprendere la probabile causa della malattia. Fenomeni autoimmunitari che possono coinvolgere anche altri tratti dell’apparato gastrointestinale possono essere implicati nello sviluppo di questa malattia.
Tr i sintomi, la sensazione del cibo che si blocca e che non riesce a progredire, tempi lunghi per i pasti quotidiani, la necessità di bere per far scendere il cibo, sono tutti campanelli di allarme da considerare e da riferire almedico.
I rischi sono le stenosi, cioè i restringimenti serrati dell’esofago, che non fanno passare né cibo né saliva, per i pazienti affetti da esofagite eosinofila oltre che la malnutrizione cronica ed i disturbi della crescita per tutti i pazienti affetti da patologie gastrointestinali eosinofile.
Epidemiologia
40 studi longitudinali (1976 e il 2022) in 15 paesi su 5 continenti su bambini e adulti, l’incidenza è di 5.3 ogni 100.000 persone-anno, mentre la prevalenza è di 40 su 100.000 e tale dato sarebbe frutto di un incremento del numero di biopsie esofagee, anche se al contempo sembrano aumentati gli accessi per endoscopia con indicazione disfagia. Si stima che il rapporto maschi/femmine sia 3/1 anche se al momento questo dato non presenta delle spiegazioni dal punto di vista fisiopatologico. Gli americani bianchi sembrano più colpiti (58%) rispetto agli Afro-Americani (34%) e ad altre etnie (8%).