Quale futuro per la medicina generale?

La medicina generale sarà ridisegnata nei prossimi anni: il Pnrr punta tutto sull’assistenza territoriale e il ruolo dei medici di medicina generale (mmg) è destinato a cambiare per rispondere meglio alle esigenze dei cittadini.

Le questioni da risolvere sono tante e complesse: da tempo le associazioni di categoria e le società scientifiche segnalano per esempio una carenza di professionisti, riflesso della cattiva programmazione degli anni scorsi. Oggi i cittadini di alcune città e molte aree periferiche rischiano di rimanere scoperti dopo il pensionamento del proprio mmg.

Tra le questioni più calde sul tavolo, poi, c’è il nodo contrattuale: oggi i mmg sono infatti liberi professionisti convenzionati con il servizio sanitario. C’è chi pensa che l’inquadramento alle dipendenze del Ssn possa garantire alcuni vantaggi (primo tra tutti una copertura più uniforme sul territorio), mentre secondo altri si perderebbe la fiducia che caratterizza da sempre il rapporto dei cittadini con il proprio medico curante.

Il cambio generazionale in atto, la volontà di gestire le cronicità sempre più sul territorio, la maggiore libertà d’azione che potrebbe avere il mmg (in collaborazione con altre figure come l’infermiere territoriale): tutti fattori che dimostrano come si sia alla vigilia di un cambiamento importante.

Ne parliamo con:

  • Ovidio Brignoli
    Vicepresidente SIMG
  • Federico Contu
    Coordinatore Segretariato giovani medici

Conduce:

  • Michela PerroneMichela Perrone
    Giornalista pubblicista

Quale futuro per la medicina generale?

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