La Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha inviato una lettera aperta al Ministro della Salute Orazio Schillaci a riguardo del Disegno di Legge “Semplificazioni” e Prevenzione, che intende allargare l’offerta di servizi con cui i cittadini potranno usufruire nelle farmacie. Un provvedimento – orientato a fornire al cittadino servizi essenziali di prossimità e che giunga a fare chiarezza in merito alle attività consentite – salutato con favore dalla Società scientifica, che si è sempre dimostrata aperta al confronto per raggiungere obiettivi di miglioramento della salute individuale e pubblica.
La Società Italiana d’Igiene, tuttavia, anche alla luce dell’esperienza maturata nel corso della pandemia Covid-19, non ha mancato di sottolineare con forza come tali servizi debbano essere accompagnati da attente valutazioni di sicurezza, qualità ed efficacia. I due temi di novità sono rappresentati dalla possibilità, soltanto per quelle farmacie che intenderanno esercitare tali prerogative, di somministrare i vaccini presenti nel calendario vaccinale del Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale (PNPV), alla cui definizione la SItI ha contribuito, ai soggetti di età superiore ai 12 anni, nonché di effettuare test diagnostici che prevedano il prelievo di campioni biologici a livello nasale, salivare e orofaringeo.
Nonostante questo Disegno di Legge ponga attenzione sul tema della formazione e della sicurezza ai fini della erogazione delle citate prestazioni all’interno delle farmacie, è ritenuto fondamentale che, nel corso dell’iter di approvazione, il Parlamento possa rimandare a successivi decreti attuativi la definizione di questi aspetti, meglio disciplinando sia i criteri di qualità relativi alla formazione del personale addetto alla somministrazione dei vaccini, che il percorso prescrittivo delle vaccinazioni – soprattutto per quanto riguarda i pazienti anziani e fragili, che spesso assumono terapie concomitanti tali da richiedere una approfondita valutazione anamnestica – nonché le modalità di raccolta e trattamento dei dati sensibili e la gestione delle emergenze eventualmente legate ad effetti collaterali della somministrazione, seppur rare.
La Società scientifica ritiene altrettanto importante monitorare la reale attivazione di tali servizi sul territorio nazionale, verificandone l’utilizzo da parte dei cittadini e la effettiva capacità di migliorare le coperture. A tal proposito, l’esperienza acquisita con le vaccinazioni antinfluenzale e Covid-19 nella stagione 2023-24 ha evidenziato il rischio che una frammentazione dell’offerta possa influire negativamente sulle coperture vaccinali. Pertanto, al fine di evitare di disperdere i percorsi vaccinali in mille rivoli, ad avviso della Società Italiana d’Igiene, è di fondamentale importanza individuare una chiara governance dell’intero processo nei Dipartimenti di Prevenzione.
«Con questa lettera, indirizzata al Prof. Orazio Schillaci – dichiara Roberta Siliquini, Presidente della Società Italiana d’Igiene – proponiamo che il Ministero della Salute si faccia promotore dell’istituzione di un tavolo di confronto che veda coinvolti tutti gli attori del processo, al fine di garantire alla popolazione percorsi condivisi e sicuri su tutto il territorio nazionale».