Il 16 novembre all’Azienda Ospedaliera Universitaria di Alessandria si terrà il convegno “Le analisi decentrate e i “point of care testing”: una strada in salita?”. Nel titolo…una domanda! La salita può essere interpretata come una difficoltà all’introduzione delle nuove tecnologie nei laboratori di microbiologia clinica per differenti ragioni di ordine tecnico, giuridico, burocratico, amministrativo, finanziario etc. Oppure come crescita, trasformazione, opportunità.
La recente pandemia ha dimostrato quanto i sistemi di diagnostica molecolare rapida ed i test delocalizzati rispetto al laboratorio centrale siano stati essenziali per sostenere il Sistema Sanitario. Il mercato dei test molecolari ad approccio sindromico, dei test in microfluidica e le diverse tecnologie, applicabili dentro e fuori al laboratorio, offre numerose alternative al microbiologo clinico. Come orientarsi per non perdere opportunità e benefici? Il percorso verso un utilizzo dei point of care testing (PoCT) sicuro e diffuso è visto come un problema dai microbiologi clinici perché conoscono tutti gli elementi qualificanti del percorso diagnostico e sono convinti che solo un’autorevole e pervasiva governance clinica possa permetterne l’implementazione.
Sebbene la tecnologia, in tema di PoCT, possa infatti garantire prestazioni analitiche sovrapponibili a quelle ottenute dalla strumentazione dei laboratori centralizzati, la sola dimensione tecnologica non basta a garantire la qualità del processo e la sicurezza dei dati, nonchè la comprensione dell’informazione analitica (contenuta nel referto) da parte del curante e del paziente.
L’uso dei PoCT, quando non ben governati, pone dei rischi dovuti all’insufficiente formazione degli utilizzatori, all’inadeguata supervisione, all’omesso impiego di appropriati schemi di sicurezza di qualità, all’inappropriata esecuzione di esami. Manca un governo delle tecnologie? Serve una cabina di regia? Privacy, qualità, sostenibilità sono garantite? I problemi sul tappeto sono estremamente rilevanti ed occorre riflettere insieme su possibili modelli gestionali che portino ad una vera innovazione diagnostica e terapeutica.
Obiettivo: condividere le informazioni tra professionisti per ottenere dal confronto multispecialistico una visione più completa e definita delle problematiche e delle prospettive. Si tratta di mettere a fuoco alcuni punti da portare all’attenzione degli stakeholders nazionali e regionali della Sanità Italiana. Anche la cittadinanza sarà coinvolta attraverso gli strumenti della comunicazione con lo scopo di rendere sempre più accessibili gli approcci e le logiche che conducono a decisioni nel campo della salute. Proprio perché l’argomento si innesta su un impianto in evoluzione e non avulso dal contesto produttivo “convenzionale” sono invitate le aziende che da anni rappresentano la forza motrice della microbiologia clinica. Le grandi sfide che stiamo affrontando in termini di accuratezza, accessibilità e sostenibilità richiedono il coinvolgimento di tutte le componenti che agiscono sulla qualità delle prestazioni erogate dal laboratorio.
Il convegno si articolerà in tre tavole rotonde tematiche. Ad ogni tavola siederanno professioni di diverse discipline con il ruolo di “discussant” ed il dibattito sarà condotto da un giornalista specializzato sui temi della sanità. Il convegno è rivolto a professionisti aziende, organizzazioni ed Enti che sono interessati agli argomenti trattati. I temi da discutere riguardano l’applicazione delle nuove tecnologie a risposta rapida negli ospedali e sul territorio e le problematiche ancora aperte, quali la sostenibilità economica e il finanziamento del cambiamento organizzativo, la protezione dei dati e la qualità delle performance erogate. Qui il programma.