Il crescente uso di sigarette elettroniche tra i ragazzi e le ragazze già nelle scuole secondarie di primo grado preoccupa i pediatri e alcune associazioni di pazienti che di recente hanno indirizzato una lettera al ministro della Salute Orazio Schillaci sottolineando che “il fenomeno solleva una serie di criticità” e richiede “una risposta da parte delle autorità sanitarie”.
Assicurare maggiori controlli nella vendita di dispositivi contenenti tabacco e nicotina ai minori, regolamentare le aromatizzazioni che incentivano il loro utilizzo tra i giovani e mettere in campo campagne di sensibilizzazione sul tema: sono alcune delle richieste contenute nella lettera firmata dalla Società Italiana di Pediatria (SIP), dalla Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI), dall’Associazione Culturale Pediatri (ACP), da Federasma e Allergie – Federazione Italiana Pazienti OdV e dall’Associazione nazionale pazienti Respiriamo insieme – APS.
Il crescente uso di sigarette elettroniche tra i ragazzi e le ragazze già nelle scuole secondarie di primo grado preoccupa i pediatri e alcune associazioni di pazienti
A motivare la presa di posizione dei pediatri è l’età sempre più precoce in cui si iniziano a usare questi dispositivi, con il 20% dei ragazzi tra i 13 e 15 anni che usa abitualmente la sigaretta elettronica e il 14% che usa prodotti a tabacco riscaldato [Global Youth Tobacco Survey – GYTS 2022]. Tra questi fumatori abituali il 51% dichiara di avere voglia di fumare come prima cosa al mattino o che, dopo aver fumato, sente un forte desiderio di fumare nuovamente, segni questi di dipendenza da nicotina. A ciò si aggiungono la scarsa consapevolezza dei rischi per la salute, il marketing occulto e sempre più aggressivo sui social media rivolto agli adolescenti che sta contribuendo alla crescita esponenziale del loro uso e, non da ultimo, il mancato controllo sulle vendite ai minori con il 75% dei ragazzi tra 13 e 15 anni che dichiara di non avere ricevuto un rifiuto dal venditore a causa dell’età.
Di cosa si tratta
“Il mondo delle sigarette elettroniche include una vasta gamma di dispositivi che erogano nicotina, simulando l’esperienza del fumo tradizionale senza la combustione del tabacco. Questi sono disponibili principalmente in due forme: i sistemi “heat-not-burn” (a tabacco riscaldato non bruciato) e le sigarette elettroniche vere e proprie, di cui i modelli “pod-mod” hanno quasi del tutto sostituito i vecchi sistemi a ricarica ”liquida”, indirizzando il mercato verso il consumo “usa e getta. Questi dispositivi e il vapore da essi generato contengono, oltre alla nicotina, anche solventi, aromi e spesso sostanze nocive non dichiarate come dimostrato da studi scientifici sull’argomento”, si legge nella lettera.
I rischi per la salute: dalla dipendenza da nicotina agli effetti irritativi per l’apparato respiratorio
“La Commissione europea su ambiente, salute, rischi ambientali ed emergenti (Scientific Committee on Health, Environmental and Emerging Risks, SCHEER) prosegue la lettera- si è espressa sui rischi per la salute associati all’uso di dispositivi che dispensano nicotina. Oltre alla dipendenza da nicotina sono stati sottolineati anche gli effetti di tipo irritativo a carico del tratto respiratorio anche con sintomi asmatici acuti a causa dell’esposizione ai polioli, aldeidi e nicotina. Poco noti sono gli effetti a lungo termine sul sistema cardiovascolare e respiratorio per l’esposizione a nitrosamine, acetaldeide e formaldeide. È importante anche segnalare, benché rari, gli effetti acuti da intossicazione per l’ingestione accidentale dei liquidi contenuti nei dispositivi da parte dei bambini, a causa di un packaging spesso accattivante e colorato, nonché i danni da ustioni per esplosioni accidentali legati al malfunzionamento dei device o a un loro errato utilizzo”.
Negli adolescenti, inoltre, le sigarette elettroniche predispongono all’uso della sigaretta tradizionale, come dimostra uno studio di meta-analisi che riassume dati europei e nord-americani e come sottolineato anche da SCHEER.
Le proposte dei pediatri
Prima tra tutte quella di assicurare “un rigoroso controllo della vendita dei dispositivi contenenti tabacco e nicotina ai minori, contribuendo così alla iniziativa della Commissione Europea di avere entro il 2028 la prima generazione ‘tobacco-free’”. Pediatri e associazioni dei pazienti chiedono inoltre al Ministro della Salute di regolamentare il confezionamento, per evitare che abbia come target indiretto i bambini. Importante è poi vietare la cessione a titolo gratuito ai minori non solo dei dispositivi, ma anche delle ricariche, di cui nella gran parte dei casi vengono omaggiati e programmare iniziative per garantire il divieto di marketing, anche occulto, diretto ai ragazzi sulle piattaforme digitali.
In più, occorre equiparare la regolamentazione sulle aromatizzazioni che favoriscono l’uso tra i ragazzi a quella delle sigarette tradizionali, proibendo le vendite di prodotti contenenti mentolo o frutta associati a tabacco e nicotina. Infine, serve programmare una campagna di sensibilizzazione nazionale per personale sanitario, genitori, adolescenti e – con un accordo interministeriale – personale della scuola con modalità atte a poterla diffondere agli adolescenti e sui media.
Cosa accade negli altri Paesi europei
In Gran Bretagna sono stati messi in moto i primi passi per creare la prima generazione smoke-free. Ad ottobre 2023 il Primo Ministro britannico, Rishi Sunak, ha promosso una consultazione pubblica sulle sigarette elettroniche. Alcune delle proposte emerse sono: la restrizione dei “gusti” disponibili nei liquidi da “svapo”, la regolamentazione del packaging (per evitare che abbia come target indiretto i bambini), la restrizione della vendita dei dispositivi monouso- collegati all’aumento del consumo tra i più giovani- e non da ultimo l’aumento dei prezzi.
L’idea del governo britannico è duplice: da un lato continuare a invitare i fumatori adulti di sigarette tradizionali a smettere grazie all’utilizzo delle sigarette elettroniche e al contempo proteggere le generazioni future, contrastando il crescente numero di giovani fumatori. In Olanda, la produzione di sigarette elettroniche aromatizzate e di liquidi con ricarica è vietata dal luglio 2023, come riporta il sito del Governo dedicato agli imprenditori. In Francia l’ex ministro della Salute Aurélien Rousseau ha annunciato di voler mettere al bando le sigarette elettroniche usa e getta.