Secondo il Global Women’s Health Index 2023, le donne italiane prestano troppa poca attenzione alla prevenzione secondaria, in particolare con scarsa partecipazione agli screening per tumori e malattie sessualmente trasmissibili.
Come spiega a TrendSanità Francesca Caumo, direttrice dell’Unità operativa complessa di Radiologia senologica e oncologica presso l’Istituto oncologico veneto IRCCS, per invertire questa tendenza «bisogna lavorare sull’informazione e la cultura della prevenzione», fare in modo di «agevolare le donne che lavorano per trovare il tempo di partecipare agli screening e personalizzare gli screening».