Con una lectio Magistralis di Silvio Garattini, presidente dell’Istituto Farmacologico Mario Negri-IRCCS, e i saluti Istituzionali di Luciano Ciocchetti, Vicepresidente Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati e di Giovanni Migliore, presidente FIASO, si sono aperti i lavori del XVII Congresso Nazionale della SIHTA (Società Italiana di Health Technology Assessment) in corso a Roma fino al 7 novembre.
Luciano Ciocchetti, vicepresidente Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati: «Credo che il problema di conoscere e di comunicare sia assolutamente fondamentale in sanità. Il rapporto tra le varie governance istituzionali, dallo Stato alle Regioni alle aziende sanitarie locali con le società scientifiche e con le associazioni dei pazienti, sia ugualmente importantissimo in tutti i cambiamenti straordinari che si stanno verificando e che si verificheranno nel mondo della sanità: le nuove tecnologie, la digitalizzazione, l’intelligenza artificiale, le terapie avanzate e digitali. Stiamo assistendo ad una rivoluzione che cambia complessivamente il sistema e abbiamo bisogno di far conoscere, di comunicare e soprattutto di formare tutti gli operatori sanitari che poi si rapportano con il paziente sul territorio e negli ospedali. Iniziative come questo Congresso possono essere utili per poter diffondere questa importantissima opportunità che dobbiamo mettere in campo».
Giovanni Migliore, Presidente Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, Fiaso: «Il tema della sostenibilità è quello che negli ultimi anni ci ha appassionato sempre di più dopo il Covid-19. In realtà noi dobbiamo iniziare a ragionare su quello che effettivamente significa tradurre dalla ricerca scientifica, dalle evidenze un messaggio che deve essere diffuso all’interno della comunità dei professionisti e delle aziende. Comunicare significa anche informare correttamente ma soprattutto rendere accessibile la ricerca scientifica e le evidenze che vengono prodotte in modo tale che le nostre scelte siano sempre più consapevoli. Questo è il significato dell’Hta dal punto di vista delle aziende e dobbiamo fare in modo che questo processo sia sempre più fluido e immediato».
Nella sua lectio, Garattini ha evidenziato la centralità del tema: comunicare la conoscenza.
«Ritengo – ha dichiarato il professore – che sia necessaria una grande rivoluzione culturale perché la medicina ha puntato la sua attenzione soprattutto sulle cure e l’interesse delle cure crea necessariamente un grande mercato. Il mercato non è destinato a diminuire, il mercato ha per sua intima ragione quella di crescere il più possibile e ciò determina una comunicazione che purtroppo è a senso unico. È invece molto importante, nell’interesse del SSN, che i cittadini e i medici che operano all’interno delle strutture abbiano una comunicazione adeguata. E la comunicazione, per esempio, deve far sapere come si approva un nuovo farmaco; un nuovo farmaco si approva attraverso tre caratteristiche: qualità, efficacia e sicurezza. Caratteristiche che vanno bene, ma non ci dicono quale è la presenza di questo farmaco nuovo rispetto a quelli che già esistono per la stessa indicazione; non si fanno confronti e quindi non abbiamo idea di cosa sia meglio e di cosa sia peggio. E questo aiuta il mercato. È uno degli esempi che possiamo dare per come cambierebbe la situazione se la comunicazione aiutasse a capire che non bisogna soltanto dire “qualità, efficacia e sicurezza” ma anche “valore terapeutico aggiunto” e questo richiederebbe la necessità di fare confronti e quindi di avere un’idea di quali sono i farmaci migliori e quali sono i farmaci che eventualmente possiamo abbandonare».
A seguire si sono svolte le prime due, delle cinque, sessioni plenarie in programma:
“Comunicare l’incertezza”, cui ha partecipato Alessandro Vespignani, (direttore del Network Science Institute della Northeastern University di Boston).
Giandomenico Nollo, Presidente della Società Italiana di Health Technology Assessment, Sihta. «Abbiamo avuto una sessione bellissima sul tema del “comunicare l’incertezza”. Tema importante per tutti coloro che si occupano di scienza e di applicare la scienza alla realtà. Sul finire abbiamo avuto inoltre una bellissima discussione della quale mi piace rimarcare un “grido di dolore” del Prof. Silvio Garattini che ha richiamato a gran voce la necessità di comparative research, cioè di una ricerca rivolta alla comparazione degli effetti dei diversi interventi sanitari. Posso solo dire che l’obiettivo del Programma europeo di HTA è esattamente questo. Per la prima volta è messo in norma la necessità di avere una ricerca comparativa e di fissare nei processi di valutazione e implementazione del farmaco, già dal 2025, nella fattispecie del farmaco oncologico, il tema della ricerca comparativa. Le aziende farmaceutiche le vedo particolarmente attente al nuovo Regolamento europeo, le vedo particolarmente presenti nel processo e quindi sono sicuro che avremmo anche questo passaggio e sarà un miglioramento portato dal movimento HTA in Europa».
Nel pomeriggio la seconda plenaria “Conoscere i meccanismi per crescere” dove si è profusamente discusso di come armonizzare le diverse prospettive della HTA del farmaco
Francesco Saverio Mennini, Past president SIHTA; Capo Dipartimento programmazione, dispositivi medici, farmaco e politiche in favore del SSN Ministero della Salute: «Una sessione importante che una volta di più ha sottolineato quanto è importante lo strumento dell’HTA per prendere le decisioni. Una sessione all’interno della quale abbiamo potuto sottolineare una volta di più quanto sta facendo l’attuale Ministero della Salute per quel che attiene all’utilizzo dell’Hta per programmare in maniera efficiente ed efficace. Abbiamo illustrato tutte le azioni che già sono state messe in piedi e quelle che nel futuro prossimo verranno introdotte nel ministero della Salute per quanto riguarda l’HTA. Abbiamo sottolineato il rinnovamento che c’è stato relativo alla Cabina di regia di HTA all’interno del ministero della Salute; abbiamo sottolineato il ruolo importante dell’HTA all’interno dell’Agenzia Italiana del Farmaco; abbiamo sottolineato una volta di più in un ambito di HTA e programmazione quanto sarà importante il modello previsionale che abbiamo già messo appunto all’interno della Direzione generale della Programmazione sanitaria; abbiamo attivato l’ufficio della tracciabilità dei farmaci e dei dispositivi medici all’interno del Dipartimento che dirigo e questo permetterà quindi di completare e migliorare un percorso di una valutazione dei percorsi di cura in un’ottica di programmazione e quindi seguendo la logica dell’HTA. Abbiamo già implementato tutti gli strumenti per misurare e monitorare quali possono essere le conseguenze dell’utilizzo delle tecnologie nell’ambito del percorso di cura dei pazienti. Quindi credo che la sessione di oggi è stata molto importante da questo punto di vista perché ha permesso di avere uno scambio importante tra tutti gli stakeholder per sottolineare il ruolo cruciale dell’Hta nel percorso programmatorio dell’assistenza sanitaria».