La demenza deve diventare una priorità per le istituzioni europee. È questo il messaggio della campagna “Alzheimer chiama Europa” lanciata dalla Federazione Alzheimer Italia e dal suo partner Alzheimer Europe – che raggruppa 41 associazioni nazionali di 36 diversi Paesi – in previsione delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo che si terranno a giugno 2024.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità la demenza rappresenta la terza causa di morte in Europa e la settima a livello globale, con un costo sociale stimato nel nostro continente di 392 miliardi di euro nel 2019. Si prevede che entro il 2025 saranno oltre 9 milioni le persone con demenza nell’Unione europea, destinate a diventare più di 14 milioni entro il 2050.
«Bisogna agire prima che sia troppo tardi – afferma Katia Pinto, presidente di Federazione Alzheimer Italia – Le elezioni europee sono un’occasione fondamentale per far sentire la voce di tutte le persone con demenza e dei loro familiari e caregiver: la prossima legislatura deve rappresentare un cambio di passo. Per questo promuoviamo la campagna “Alzheimer chiama Europa”. Lanciamo con forza un appello agli uomini e alle donne che siederanno al Parlamento europeo nel quinquennio 2024-2029 e a tutti coloro che saranno chiamati a prendere delle decisioni all’interno delle istituzioni europee: riservate alla lotta alla demenza e al sostegno di chi convive con questa condizione un posto centrale nell’agenda politica. Se l’Unione Europea inizierà a considerare la demenza una priorità, allora anche i governi nazionali, compreso quello italiano, dovranno fare lo stesso».
Tutti i cittadini possono sostenere la campagna con un piccolo gesto: è sufficiente andare sul sito alzheimerchiamaeuropa.it e firmare l’appello che chiede ai leader dell’Unione Europea di fare della demenza una priorità nel prossimo mandato, attuando le azioni previste dal Manifesto di Helsinki. Si tratta di un documento siglato il 16 ottobre 2023 da tutti i membri di Alzheimer Europe che delinea la situazione attuale della demenza nel nostro continente, evidenziando il mancato raggiungimento di diversi obiettivi annunciati negli anni dalle istituzioni internazionali e indicando una serie di priorità sia per l’Europa che per i singoli governi nazionali. Tra queste l’aumento dei finanziamenti per la ricerca in proporzione al costo sociale di questa condizione; l’introduzione di un Piano d’Azione Europeo per la Demenza per coordinare gli sforzi e i programmi sanitari, sociali e di ricerca; lo sviluppo di strategie nazionali pienamente finanziate; la necessità di investimenti e azioni per favorire una diagnosi tempestiva e garantire il pieno coinvolgimento delle persone con demenza nelle decisioni che le riguardano.
«Abbiamo un’occasione unica per provare a cambiare la storia della demenza in Europa – aggiunge Katia Pinto – Con le nostre firme possiamo far arrivare alle istituzioni centrali la voce di tutte le persone con demenza che hanno bisogno di interventi urgenti e concreti».
I singoli candidati sono invitati a firmare l’“European Dementia Pledge”: un impegno in caso di elezione a dare priorità alla demenza nei settori della salute, della ricerca, della politica sulla disabilità e dei caregiver informali e ad aderire al gruppo parlamentare dell’Alleanza europea per l’Alzheimer.
Alzheimer Europe lavorerà poi insieme a Federazione Alzheimer e alle altre associazioni nazionali, per supportare gli eurodeputati eletti che avranno siglato il Dementia Pledge, aiutandoli a identificare le azioni da intraprendere per garantire che gli obiettivi del Manifesto di Helsinki siano inseriti nelle priorità della Commissione per la nuova legislatura.
«Il numero di persone che vivono con la demenza aumenterà sostanzialmente nei prossimi anni, così come i considerevoli costi sociali associati – dichiara Jean Georges, direttore esecutivo di Alzheimer Europe -. È tempo perciò che i decisori europei diano priorità alla demenza e dedichino le risorse necessarie ad affrontarla nei settori della salute, della ricerca, dei diritti delle persone con disabilità e del sostegno ai caregiver informali. La nostra campagna mira non solo a evidenziare la portata della sfida rappresentata dalla demenza ma, attraverso il Manifesto di Helsinki, offre passi concreti su come i decisori politici europei possono intraprendere azioni decisive nei prossimi anni. Incoraggiamo i cittadini a firmare il nostro appello e invitiamo tutti i candidati al Parlamento europeo a firmare il Dementia Pledge»