Antidoti specifici per sanguinamenti potenzialmente fatali da NAO: quali modelli organizzativi?

I Nuovi Anticoagulanti Orali (NAO) rappresentano una categoria di medicinali utilizzati per prevenire ictus, embolia e fibrillazione atriale.

Sebbene si tratti di farmaci con ben documentati vantaggi, il loro utilizzo è correlato al rischio di sanguinamento spesso gestito in emergenza clinica.

Gli antidoti specifici rappresentano in questo contesto dei veri e propri salvavita ma molto spesso la loro gestione manca di un percorso chiaramente definito che consenta di affrontare in modo efficiente ed efficace le necessità di una condizione che, anche quando non è causata da eventi traumatici o accidentali, può costituire un’emergenza clinica potenzialmente fatale.

Come si prende in carico in maniera rapida ed efficace il paziente in terapia con NAO? Quali sono le figure professionali che devono intervenire e quali strumenti o normative sono necessari, sia a livello nazionale sia a livello regionale e locale? Come si costruisce un percorso in grado di rispondere tempestivamente alle esigenze di clinici e pazienti?

Ne parliamo con:

  • Paola Caporaletti
    Direttore Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza, Policlinico di Foggia
  • Antonella Caroli
    Servizio strategie e governo assistenza territoriale, Regione Puglia
  • Anna Lepore
    Responsabile Centro Antiveleni Puglia

Conduce:

  • Rossella Iannone
    Direttrice responsabile TrendSanità

Antidoti specifici per sanguinamenti potenzialmente fatali da NAO: quali modelli organizzativi?

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