È stata rinnovato il CCNL delle lavanderie industriali e delle centrali di sterilizzazione per il triennio 2023 – 2025. Assosistema Confindustria ha raggiunto l’intesa con le organizzazioni sindacali Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL nella serata del 28 marzo.
L’accordo conferma l’impalcatura già tracciata nel precedente rinnovo incentrata sulla semplificazione normativa del testo, sullo sviluppo della contrattazione decentrata attraverso modelli specifici applicabili sia alle piccole che alle grandi aziende e sulla lotta al dumping contrattuale attraverso incontri territoriali con gli uffici dell’Ispettorato competenti.
L’intesa prevede un aumento di 155 euro nel triennio a livello medio e persegue una politica di sviluppo del welfare contrattuale incentivando ulteriormente la sanità integrativa.
“Abbiamo ritenuto necessario contemperare all’interno dell’aumento contrattuale – commenta il Presidente di Assosistema Confindustria Egidio Paoletti – alcune esigenze del settore, in particolar modo di semplificazione normativa e snellimento delle procedure. In questo momento c’è bisogno di flessibilità nella gestione delle aziende perché i picchi imprevisti ed imprevedibili sono diventati ormai costanti”.
“Le aziende ci avevano chiesto di non ingessare il meccanismo di gestione delle risorse umane e così è stato – continua Paoletti – abbiamo però definito sin da ora la necessità di rivedersi per semplificare ulteriormente l’impalcatura ormai non più attinente alle attuali esigenze dell’orario di lavoro e dei turni”.
“L’intesa – continua il Direttore Generale di Assosistema Confindustria Matteo Nevi – investe il settore anche di grande responsabilità nei confronti di tematiche sociali importanti, quali la sicurezza sul lavoro, attraverso la costituzione di uno specifico organismo paritetico nazionale e l’attenzione verso i lavoratori disabili o divenuti non più idonei alle mansioni. Come settore abbiamo avuto anche la necessità di rispondere all’esigenza principale di non riuscire a trovare personale, pertanto abbiamo ritenuto necessario agire anche sulla leva della somministrazione prevedendo una percentuale di ricorso maggiore, in particolar modo legata ad alcuni causali specifiche”.
“Ora la pubblica amministrazione deve prevedere velocemente nelle gare per il SSN in uscita il nuovo costo del lavoro per evitare di bandire gare con basi d’asta già fuori mercato – conclude il Presidente Paoletti – lo stesso vale per i clienti privati che operano nel settore turistico e della ristorazione che devono pagare alle lavanderie industriali l’aumento di costo del contratto collettivo di settore”.