Dopo la pandemia gli approcci biomedici alla salute e al benessere potrebbero non essere più sufficienti

Playbook Global Social Prescribing Alliance: dall'OMS una risorsa per diffondere buone pratiche rivolte a migliorare la salute e il benessere delle persone e delle comunità, a sostenere servizi sanitari e creare nuove opportunità di lavoro, in un’ottica di sostenibilità sociale, economica e sanitaria

Prosegue la collaborazione con il Cultural Welfare Center (CCW) sulla base di un progetto comune di diffusione della conoscenza sul valore delle arti e della cultura per il benessere e la salute

Il sistema di prescrizione sociale del Regno Unito è il risultato di un percorso di trasformazione sociale che, secondo alcuni studiosi, potrebbe aver preso avvio dal Peckhame Experiment, condotto tra il 1926 e il 1950. Il Pioneer Health Center, situato nella parte sud di Londra, è stato in fatti luogo di una innovativa sperimentazione sull’interazione sociale tra pazienti, famiglie, pratiche e spazi della cura. Grazie a questa pionieristica esperienza si è giunti, attraverso una strada disseminata di  studi e di sperimentazioni, all’istituzione della Rete Nazionale di Prescrizione Sociale nel 2016 e, tre anni dopo, alla nascita della Social Prescribing Academy. Nel 2022, la Social Prescribing Academy, la World Health Organisation (WHO), il World Health Innovation Summit (WHIS) e UNGSII Foundation hanno pubblicato e diffuso il Playbook Global Social Prescribing Alliance, una risorsa per diffondere buone pratiche rivolte a migliorare la salute e il benessere delle persone e delle comunità, a sostenere servizi sanitari e creare nuove opportunità di lavoro, in un’ottica di sostenibilità sociale, economica e sanitaria.

Dall’OMS uno strumento prezioso per introdurre la prescrizione sociale

Playbook presenta linee guida per supportare decisori politici e organizzazioni nell’introdurre a livello nazionale o locale il sistema di prescrizione sociale come risposta efficace e sostenibile alle trasformazioni e alla crisi in corso, con un modello di assistenza sanitaria basata sulla prevenzione, sull’intervento precoce e sull’utilizzo di risorse culturali e sociali.

Il documento prende avvio dalla riflessione sull’impatto globale della pandemia di Covid 19 che ha messo in luce la fragilità dei sistemi sanitari e aumentato le disuguaglianze.

Tuttavia, gli autori osservano come gli sforzi messi in campo da governi, società e persone hanno dato prova degli straordinari risultati che si possono ottenere quando cittadini, comunità e stati si impegnano in sfide comuni.

Il manuale:

  • spiega la prescrizione sociale e chiarisce i ruoli delle figure che operano all’interno del sistema, in particolare, degli operatori di collegamento;
  • per favorire decisori politici, le organizzazioni di volontariato e la società civile nel progettare gli interventi con le comunità, aumentare l’offerta di attività e servizi di arte, cultura, sport, ecc.
  • definendo gli impatti che il sistema di prescrizione sociale può avere nella vita delle persone, nell’economia e all’interno del sistema sanitario;
  • con elementi utili per l’autovalutazione, il monitoraggio e la misurazione degli impatti della prescrizione sociale.

Il punto di forza della prescrizione sociale è mettere al centro la persona

Il punto di forza della prescrizione sociale è mettere al centro la persona, concentrandosi su ciò che conta nelle loro esistenze, sui valori, sulle competenze e potenzialità.

Il paradigma della prescrizione sociale è profondamente radicato nell’assistenza personalizzata e nei processi di co-progettazione e gestione che coinvolgono persone e comunità.

Gli impatti sociali del sistema di prescrizione vengono valutati nelle dimensioni del senso di appartenenza, del supporto relazionale e sociale, nella riduzione della solitudine, nel miglioramento della salute mentale e fisica, nell’aumento dell’inclusione, dell’empowerment delle persone e della pro-attività all’interno delle comunità. 

Gli impatti sul servizio sanitario e sull’economia si registrano nella diminuzione dei ricoveri, delle presenze nei pronto soccorso e di richieste di visite mediche, con effetti economici sugli investimenti.

Il percorso per l’introduzione della prescrizione sociale

Il manuale suggerisce sette passi:

  1. Lo sviluppo della prescrizione sociale a livello locale
  2. Lo sviluppo e il sostegno delle comunità e dei gruppi locali
  3. La centralità della figure dell’addetto alla prescrizione e del connettore della comunità
  4. La progettazione condivisa con le persone
  5. La formazione professionale
  6. La garanzia dell’impegno clinico
  7. La misurazione degli impatti

La prescrizione sociale dovrebbe essere co-prodotta con la comunità

Una buona prescrizione sociale si ottiene quando tutti i partner locali lavorano insieme per costruire risorse e servizi, attraverso un approccio basato sui punti di forza, sull’individuazione e comprensione dei maggiori problemi da affrontare insieme nella comunità, sulla mappatura delle persone e delle risorse. La prescrizione sociale dovrebbe essere co-prodotta con la comunità, in particolare, con il coinvolgimento delle persone più fragili, con le organizzazioni di volontariato, i gruppi religiosi, le minoranze, le realtà di impresa sociale. Le organizzazioni locali e le reti di comunità profondamente radicate nel territorio dovrebbero essere messe in dialogo e relazione con il sistema sanitario. Da parte loro, i medici e le istituzioni socio-sanitarie, incaricate di fornire le prescrizione sociali, devono poter ricevere dalle comunità locali le informazioni sui servizi attivati nei territori. Ciò esige un investimento continuo per i gruppi di volontari e per le organizzazioni che operano nelle comunità.

Fondamentale è la figura del Link working, professionista che mette in collegamento i diversi attori del sistema di prescrizione locale, che deve poter avere una formazione specifica attraverso un percorso accreditato.

La prescrizione sociale funziona?

Il Playbook riporta una sintesi delle evidenze che dimostrano come la prescrizione sociale possa aumentare la salute delle persone, migliorare la qualità della vita e il benessere emotivo.

Tra le evidenze si segnala uno studio sulla recente sperimentazione condotta in Ontario, Canada, con il coinvolgimento di oltre 1.100 persone, per oltre 3.300 prescrizioni sociali. I pazienti hanno riportato miglioramenti generali in termini di salute mentale e di capacità di autodeterminazione, con benefici significativi quali la diminuzione della solitudine, un maggiore senso di connessione e di appartenenza. Gli operatori sanitari lo confermano: nel 12% dei pazienti coinvolti è stato riscontrato un miglioramento della salute mentale, nel 49% una diminuzione della solitudine, nel 19% un aumento della partecipazione alle attività sociali.

Nella stessa direzione va un recente studio dell’Università di Westminster che ha indicato come, con la prescrizione sociale, le visite mediche si riducano in media del 28% e gli accessi al pronto soccorso del 24%.

In merito all’impatto positivo sul sistema sanitario e sull’economia, uno studio condotto su questi effetti dalla Sheffield Hallam University ha rilevato un calo del 7% dei ricoveri ospedalieri e una riduzione del 17% delle presenze al pronto soccorso. Se si escludono i pazienti di età superiore agli ottant’anni, le riduzioni appaiono del 19% e del 23%. Analoghi sono stati i risultati delle prescrizioni sociali a Rotherham, dove oltre 4.000 pazienti hanno beneficiato delle prescrizioni, con una valutazione dell’impatto economico, tra il 2012 e il 2015, stimata in un risparmio di 500.000 sterline.

La prescrizione sociale è un processo che consente di allontanarsi da un modello “riparativo” per dirigersi verso un sistema salutogenico, che aiuta a costruire e promuovere la salute: non solo pazienti con bisogni ma, prima di tutto, persone con risorse da condividere nella società.

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