Estonia, anche la “casa” della sanità digitale lotta contro la carenza di personale

Viaggio sul baltico: TrendSanità intervista Heli Paluste, responsabile sanità Ministero Affari Sociali, e Jana Holmar, Direttrice Dipartimento Tecnologie Sanitarie, Tallinn University of Technology

Il 1° maggio di quest’anno, l’Estonia festeggerà il suo ventesimo anniversario nell’Unione Europea, con oltre 13 anni di esperienza in un servizio sanitario completamente digitale.

L’assistenza sanitaria in Estonia

La sanità estone si basa sul principio di solidarietà attraverso un’assicurazione sanitaria sociale, che garantisce pari qualità di assistenza a tutti gli assicurati, indipendentemente dallo status socioeconomico.

L’obiettivo che vede insieme il Sotsiaalministeeriumi (cioè il Ministero degli Affari Sociali), il Fondo estone di assicurazione sanitaria, l’Agenzia per i medicinali, il Ministero della Sanità (in estone Terviseamet) e l’Istituto per lo sviluppo sanitario, è quello di assicurare una vita sana e più longeva ai residenti estoni, riducendo la mortalità prematura, le cause di morte prevedibili (tabacco, alcolici, inattività fisica, dieta sbilanciata, ecc…) e le disuguaglianze sanitarie. Questo impegno si traduce in un sistema che si focalizza sulla disponibilità, qualità e sicurezza dei servizi sanitari, con l’obiettivo di soddisfare i bisogni e le aspettative delle persone. Inoltre, tutti gli enti coinvolti contribuiscono attivamente alla tutela della salute pubblica, al miglioramento delle condizioni di vita e di apprendimento, e alla promozione della salute a livello nazionale.

Il recente aumento del salario minimo degli operatori sanitari e l’adozione di tecnologie innovative offrono prospettive positive per il futuro del sistema sanitario estone

Il Dipartimento per lo sviluppo del sistema sanitario è il perno della pianificazione, organizzazione e dell’ attuazione della politica sanitaria, guidato dal Piano di sviluppo sanitario della popolazione per gli anni 2020-2030. Attraverso la sua attuazione, il sistema si concentra sull’assistenza sanitaria centrata sull’individuo, garantendo un approccio personalizzato e attento alle esigenze dei pazienti.

Nel lontano 2017, il New Yorker, in un articolo a firma di Natan Heller, definì la gemma sul Mar Baltico ‘The Digital Republic’, evidenziando il ruolo pionieristico dell’Estonia nell’adozione di soluzioni digitali, compreso il settore sanitario. Da oltre 13 anni, il Paese ha abbracciato una digitalizzazione completa del sistema sanitario, e non solo, diventando un esempio di riferimento per molti Paesi dell’Unione Europea.

Le sfide del presente e del futuro

Tuttavia, nonostante i successi, il sistema sanitario estone si trova ad affrontare sfide significative, tra cui l’invecchiamento della popolazione e la carenza di personale sanitario. Su quest’ultimo punto, è cruciale evidenziare l’importanza del recente provvedimento adottato dal Governo estone. Il 1° aprile di quest’anno, il salario minimo degli operatori sanitari è stato aumentato di quasi il 10%, in risposta alle esigenze del settore. Questo provvedimento è stato accolto con favore dalla Ministra della Salute Riina Sikkut, la quale ha sottolineato l’impegno del Governo nel garantire una remunerazione adeguata per i professionisti della sanità, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nell’assistenza e nella cura dei pazienti.

Per ottenere una prospettiva più approfondita sullo stato attuale e sulle prospettive future del sistema sanitario estone, TrendSanità ha contattato Heli Paluste, responsabile della rete sanitaria del Ministero degli Affari Sociali estone, e Jana Holmar, Direttrice del Dipartimento di Tecnologie Sanitarie della Tallinn University of Technology.

Heli Paluste

Paluste sottolinea il primo tra i punti di forza del servizio sanitario: «Abbiamo un forte sistema di finanziamento dell’assistenza sanitaria basato sull’assicurazione sociale, che garantisce finanziamenti mirati e non dipende da decisioni politiche una tantum, è senza dubbio un punto di forza. Questa pratica ha anche permesso di garantire che una gamma relativamente ampia di servizi sia inclusa nel pacchetto assicurativo».

Inoltre, continua Holmar, «ulteriori punti di forza del nostro servizio sanitario sono il sistema di informazione sanitaria a livello nazionale e l’utilizzo di tecnologie e servizi sanitari innovativi, ad esempio, prescrizioni digitali e diversi servizi a distanza», ribandendo ulteriormente la digitalizzazione e l’avanguardia del Paese nel settore sanitario.

L’assicurazione sociale garantisce finanziamenti mirati e stabili e non dipende da decisioni politiche una tantum

Se notevoli sono i punti di forza, Paluste non può far a meno di sottolineare alcune sfide difficili che il Paese si ritrova ad affrontare: «Con un grave contesto di invecchiamento della popolazione, le difficoltà arrivano dall’espansione della base imponibile della sanità, attualmente basata principalmente sulla tassa sociale pagata dai datori di lavoro per la popolazione attiva. Poi c’è la carenza di personale sanitario, soprattutto per quello che riguarda gli infermieri. La carenza di operatori sanitari di base si verifica soprattutto nelle aree scarsamente popolate (soprattutto nelle isole), anche se potrebbero essere luoghi molto attraenti per vivere e lavorare».

Jana Holmar

Inoltre, Holmar aggiunge: «Un uso ancora più esteso dei servizi elettronici e della medicina personalizzata potrebbe contribuire ad accorciare le code per le cure, a prevenire le malattie, a diagnosticare e a monitorare il percorso di salute di una persona, supportando la persona nel fare scelte di salute giuste. Per medicina personalizzata non intendo solo un punteggio di rischio di malattia calcolato in base ai dati genetici di una persona o un farmaco prescritto specificamente in base ad essi. La medicina personalizzata prende in considerazione anche altri dati sanitari, fattori ambientali, lo stile di vita del paziente e il percorso di salute dei suoi familiari. Le tecnologie sanitarie e l’abile analisi dei dati sanitari consentono all’intelligenza artificiale di effettuare l’e-triage e la diagnostica, di valutare la dinamica degli indicatori di salute del paziente, di offrire opzioni e trattamenti personalizzati e di fornire assistenza durante e dopo il trattamento».

Guardando al domani

L’Estonia, nonostante le difficoltà e le sfide che si intravedono all’orizzonte, continua a dimostrare un impegno tangibile nel promuovere la salute e il benessere dei suoi cittadini, mantenendo una posizione di leadership nel campo della sanità digitale e innovativa. Il recente aumento del salario minimo degli operatori sanitari e l’adozione di tecnologie innovative offrono prospettive positive per il futuro del sistema sanitario estone.

In conclusione, come sottolineato da Holmar: «Le tecnologie non sostituiscono le persone mancanti nel sistema sanitario. Tuttavia, supportano coloro che sono in prima linea, ovvero medici e infermieri, per svolgere le attività di routine al posto loro, alleviando così la carenza di personale». Da qui l’importanza di integrare le tecnologie sanitarie per migliorare l’efficienza e l’accessibilità dei servizi sanitari, mantenendo al contempo il focus sull’individuo e sulla personalizzazione della medicina nei confronti dei pazienti.

Può interessarti

Carmine Iorio
Laureato in Farmacia. Dottorando in Etica della Comunicazione, della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica, Università degli Studi di Perugia