Ingegneri clinici, Umberto Nocco riconfermato presidente AIIC

All’interno del meeting nazionale “Intelligenza artificiale in sanità: sfide e prospettive per la salute dei cittadini”, appena concluso a Palermo, l’Associazione Italiana Ingegneri Clinici (AIIC) ha rinnovato le sue cariche per il triennio 2024-2026.

È stato riconfermato presidente dell’Associazione Umberto Nocco, direttore della Struttura Complessa Ingegneria Clinica della ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano. Insieme a Nocco sono stati eletti al nuovo Direttivo: per l’area pubblica Gianluca Giaconia (Napoli), Giovanni Poggialini (Varese), Leo Traldi (Mantova) e Carmelo Minniti (Reggio Calabria e Schio); per l’area servizi Alberto Lanzani (Cremona), Pasquale Garofalo (Napoli) Giulio Iachetti (Roma) e Andrea Fisher (Genova); infine i nuovi componenti del Collegio dei probiviri sono Emilio Chiarolla (Roma) e Francesco Pezzatini (Firenze).

“La conferma della presidenza da parte dei soci AIIC non può che rappresentare un importante segnale per il nostro lavoro immediato e futuro – è stato il commento di Nocco -. Il mandato che giunge dal voto è di dare continuità a un percorso che si sviluppa su alcune direttrici: il consolidamento della nostra presenza professionale all’interno del sistema sanitario come professione di valore nella gestione delle tecnologie; lo sviluppo sempre maggiore di iniziative qualificate e rilevanti sui territori regionali, per ottenere un radicamento e una visibilità professionale diffusa e riconosciuta; la proposta di attività di formazione continua dei colleghi perché le tecnologie avanzano ed evolve a velocità importante e noi non possiamo farci trovare impreparati”.

“L’unico modo di essere pronti a rispondere all’accelerazione tecnologica – ha concluso il presidente – è presidiare l’ambito che ci è proprio con un processo continuo di formazione proponendo eventi, corsi, confronti multidisciplinari e interazione con il mondo dell’università, dell’industria e con tutti quelli che fanno parte del sistema salute nella sua interezza e complessità”.

Ampio spazio è stato offerto a Palermo alle questioni normative e regolamentari, e anche alle esperienze già esistenti nel settore dell’ingegneria clinica e biomedica, a conferma di una dinamicità professionale dell’ingegneria clinica che già porta la professione ad essere protagonista del cambiamento, senza subirlo, come confermato da Lorenzo Leogrande (presidente del Meeting AIIC), che ha dichiarato che “l’Associazione è molto soddisfatta dell’evento di Palermo, sia per la grande affluenza ed attenzione, che per la qualità dei messaggi. L’intelligenza artificiale è il tema di riferimento in questo momento per quanto riguarda l’innovazione tecnologica in sanità ed è stato molto interessante confrontarsi con i principali professionisti in questo settore. Come ingegneri clinici desideriamo lanciare un messaggio: noi siamo pronti e tutto il SSN non deve farsi trovare impreparato rispetto a quello che è uno strumento che non dobbiamo temere ma che dobbiamo saper utilizzare nel modo più opportuno possibile”.

Proprio sul tema “rischio oppure opportunità”, si segnala poi la conclusione dell’intervento di Gianni Amunni (oncologo all’AOU Careggi di Firenze, Direttore scientifico ISPRO e presidente PERIPLO) che ha ricordato l’importanza delle digital humanities, “perché è vero che le tecnologie evolvono a grande velocità. Quindi occorre non perdere tempo a domandarsi se sono utili o pericolose, quando invece dovremmo iniziare a domandarci quale tipo di uomo desideriamo costruire affinché l’umanità sappia continuare ad essere protagonista centrale di un mondo di tecnologie sempre più performanti”.

Può interessarti