Regione Toscana e Inail stringono un patto, fino alla fine della legislatura, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e la promozione di una cultura della sicurezza. Redatto nei mesi scorsi, il protocollo d’intesa è stato sottoscritto e illustrato l’8 giugno, nel corso di un evento sulla prevenzione e la sicurezza del lavoro in Toscana organizzato da Inail, per discutere di sinergie e strategie per contrastare il fenomeno degli incidenti sul lavoro.
Sulla base dell’intesa, Regione ed Inail organizzeranno insieme eventi e seminari, attività di formazione e informazione alle imprese e ai lavoratori, lavoreranno in modo congiunto alla promozione di iniziative utili a condividere conoscenze, anche tecniche e scientifiche, per prevenire gli infortuni e collaboreranno nello studio dei dati sugli incidenti e le malattie professionali, al fine di analizzare il rischio connesso all’attività lavorativa delle diverse professioni e territori. Faranno anche fronte comune sulla prevenzione degli incidenti domestici, sulla semplificazione di taluni adempimenti e nello scambio di dati sulle morti sul lavoro.
Con il protocollo d’intesa i due enti danno vita anche ad un Comitato di coordinamento composto da quattro referenti (due individuati da Inail e due da Regione Toscana), che avrà compiti di indirizzo, programmazione, coordinamento e monitoraggio. Il comitato elaborerà anche piani operativi annuali che individueranno gli obiettivi da perseguire, le specifiche attività da espletare, gli impegni da assumere e la relativa programmazione.
“Quella degli incidenti sul lavoro, a volte anche gravi, è un fenomeno che vogliamo assolutamente contrastare” commentano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, entrambi intervenuti all’iniziativa.
“Nel corso dell’anno passato – proseguono – abbiamo potenziato le ispezioni e i controlli nei cantieri, con numeri importanti sopra la media nazionale. Ma la sicurezza si costruisce soprattutto con la prevenzione ed è nostro obiettivo accrescere le iniziative messe in campo su questo fronte: contro gli infortuni ma anche riguardo le malattie professionali”.
In particolare Giani, nel corso del suo intervento, ha sottolineato come “quando si parla della centralità del lavoro, ribadita anche nella nostra Costituzione, tutti devono convenire che la sicurezza è essenziale”. “Contro dati e statistiche con profili ancora troppo alti di rischio – prosegue – non possiamo fermarci alle parole: servono strategie, serve prevenzione, serve formazione, tutti temi richiamati nel protocollo sottoscritto con Inail, di cui verificheremo nel tempo l’efficacia”.
“La Regione – conclude Giani – opera su più fronti: ha ‘prestato’ personale alle procure a supporto dell’azione di controllo. Ci sono progetti specifici, assieme alle Asl, sul tessile a Prato o per la sicurezza nelle cave. Fare rete tra le varie istituzioni è l’approccio giusto”.
“Questo protocollo d’intesa rafforza la collaborazione interistituzionale – sottolinea Anna Maria Pollichieni, direttore regionale Inail Toscana – strumento imprescindibile per la definizione di strategie di prevenzione capaci di rispondere ai bisogni di tutela del mondo del lavoro, caratterizzato da imponenti e repentini mutamenti economici, tecnologici e sociali”.
“La prevenzione – prosegue – deve essere in linea con le trasformazioni in atto. Salute e sicurezza sul lavoro non devono esaurirsi nell’osservanza delle norme vigenti, occorrono programmi aggiuntivi di prevenzione che vadano oltre il quadro ordinamentale previsto e tengano conto delle esigenze peculiari del territorio regionale”.