Istat: indagine conoscitiva sulle forme integrative di previdenza e di assistenza sanitaria

Indagine conoscitiva sulle forme integrative di previdenza e di assistenza sanitaria nel quadro dell’efficacia complessiva dei sistemi di welfare e di tutela della salute. Audizione dell’Istituto Nazionale di Statistica, Dott.ssa Cristina Freguja, Direttrice della Direzione centrale per le statistiche sociali e il welfare alla 10a Commissione (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) del Senato della Repubblica.

“Nell’audizione vengono forniti alcuni elementi conoscitivi in tema di assistenza sanitaria nell’ambito dell’Indagine conoscitiva in discussione.

Sarà dapprima proposta una breve analisi dell’andamento recente della spesa sanitaria per tipologia di finanziamento, sulla base delle informazioni contenute nel “Sistema dei Conti della Sanità”. Al fine di evidenziare l’esistenza di una domanda sanitaria inevasa – rilevata attraverso la rinuncia dei cittadini a prestazioni sanitarie ritenute necessarie – e il maggior ricorso all’“out of pocket”, verranno poi presentati i dati, relativi all’anno 2022, tratti dall’Indagine “Aspetti della vita quotidiana”. Si presenterà, infine, un approfondimento sui contributi per l’assistenza sanitaria pagati dai datori di lavoro ai propri dipendenti, reso possibile grazie alle informazioni amministrative raccolte ed elaborate nell’“Indagine sul reddito e le condizioni di vita delle famiglie”; l’analisi cattura un segmento del collettivo delle polizze assicurative, quelle che rientrano nel welfare aziendale.

Le nuove previsioni sul futuro demografico del Paese, aggiornate al 2021 e diffuse lo scorso settembre, hanno ribadito l’entità del processo di invecchiamento della popolazione, con la potenziale amplificazione degli squilibri strutturali già oggi evidenti; l’impatto di tale scenario sulle politiche di protezione sociale sarà rilevante, dovendo fronteggiare i fabbisogni di una quota crescente di anziani (il rapporto tra individui in età lavorativa – 15-64 anni – e non – 0-14 e 65 anni e più – passerà da circa tre a due nel 2021 a circa uno a uno nel 2050). L’aumento della pressione sul sistema sanitario, di welfare e previdenziale richiede dunque già da oggi uno sforzo di programmazione delle politiche per il futuro. A riguardo, l’Istat ha più volte ricordato il ruolo del SSN, i suoi punti di forza e di criticità, e come la pandemia abbia messo a dura prova il nostro sistema di assistenza (v. Rapporto Annuale Istat 2020 e audizione dell’Istat nell’ambito della proposta di “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” alla V Commissione “Bilancio, tesoro e programmazione” della Camera dei Deputati. In tema di previdenza, l’Istat produce annualmente i “Conti e le prestazioni della protezione sociale”, coerenti col Sistema europeo delle statistiche integrate della protezione sociale (Sespros) e con il Sistema dei Conti Nazionali. Sulle condizioni di vita dei pensionati si veda il Report dell’Istat; le ultime informazioni sono relative al biennio 2020-2021″.

Il testo completo dell’audizione è disponibile cliccando qui

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