Si chiama SiestaLab è stato inaugurato pochi mesi fa all’interno del Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia “Vittorio Erspamer” della Sapienza Università di Roma.
Il Laboratorio studia l’invecchiamento cerebrale attraverso uno dei principali fattori di rischio: il sogno disturbato. «Il sonno è forse il fattore di rischio cui si presta meno attenzione – afferma il responsabile scientifico di SiestaLab, Claudio Babiloni, Ordinario di Fisiologia – e il SiestaLab vuole promuovere la ricerca e lo sviluppo di tecnologie per misurare e riconoscere se le persone dormono abbastanza e se il loro sonno è abbastanza profondo». Sono queste le condizioni in cui si veriofica una sorta di “pulizia” del cervello che, accumulandosi possono creare un rischio significativo di sviluppare malattie neurodegenerative.
SiestaLab fa parte della rete degli Open Lab del “Rome Technopole”, finanziata dal progetto PNRR del Ministero dell’Università (MUR). Rome Technopole ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di un ecosistema per l’innovazione tecnologica che comprende la validazione di procedure digitali in ambito biomedico mediante una collaborazione stretta tra università, piccole-medie aziende, industria e pubblica amministrazione regionale.