«Le liste d’attesa per tutte le prestazioni ambulatoriali e, in particolare, per quelle di oculistica sono da tempo argomento di grande attualità. L’applicazione e l’utilizzo del Manuale RAO (Raggruppamenti di attesa omogenea) potrebbe costituire un aiuto di facile applicazione per snellire e razionalizzare le liste d’attesa, decongestionando nel contempo le strutture di pronto soccorso». A ribadirlo la presidente dell’Associazione Italiana Medici Oculisti, Alessandra Balestrazzi, e il referente AIMO per la specialistica ambulatoriale Danilo Mazzacane, intervenuti ad un incontro nell’ambito del terzo Congresso nazionale SISO – Società Italiana di Scienze Oftalmologiche, in corso in questi giorni a Roma presso il Centro Congressi dell’Ergife Palace.
«È determinante pensare alle ipotesi di soluzione – hanno proseguito- cercando di realizzare la migliore appropriatezza prescrittiva e, in tal modo, riorganizzare il sistema di erogazione delle prestazioni. Oltre a costruire una rete clinica di assistenza che definisca i ruoli e i compiti dei poli ospedalieri e territoriali, potrebbe essere di aiuto l’utilizzo del Manuale RAO contenente l’aggiornamento dei criteri clinici per l’accesso appropriato e prioritario alle prestazioni specialistiche ambulatoriali».
L’AIMO, infatti, in rappresentanza delle società scientifiche di oculistica, ha partecipato alla stesura dell’elenco delle prestazioni ambulatoriali oculistiche nel Manuale RAO del 2020, redatto dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS) con l’obiettivo di aggiornare i criteri clinici per l’accesso appropriato e prioritario alle prestazioni specialistiche ambulatoriali.
«I suggerimenti contenuti nel Manuale RAO – hanno spiegato la dottoressa Balestrazzi e il dottor Mazzacane, nel gruppo di lavoro per l’area oculistica del Manuale RAO – permettono di migliorare l’appropriatezza prescrittiva delle prestazioni ambulatoriali di oculistica ottimizzandone l’accesso, permettendo di monitorare i tempi di attesa per singola classe di priorità e di verificare il buon uso dei codici di priorità da parte dei medici prescrittori. Il medico prescrittore riceve in questo modo suggerimenti non vincolanti, che possono però favorire la scelta di una soluzione condivisa anche attraverso un teleconsulto con il medico specialista oculista».
I contenuti del manuale RAO potranno essere aggiornati e modificati, ma «comunque per essere efficaci richiedono una stretta collaborazione tra cittadini, medici prescrittori e medici oculisti erogatori delle prestazioni, con un periodico confronto e monitoraggio dei risultati raggiunti», hanno concluso gli esperti.