“Negli ultimi anni gli unici avanzamenti significativi sul piano dei diritti sono stati ottenuti nei tribunali nella totale inerzia dei partiti – dichiarano Marco Cappato e Filomena Gallo, rispettivamente tesoriere e segretario dell’Associazione Luca Coscioni, nel corso della presentazione del XIX Congresso che la realtà attiva a livello internazionale a tutela del diritto alla scienza, alla salute e le libertà civili terrà a Modena, il 13 ottobre presso La Tenda di via Monte Kosica e dal 14 al 16 ottobre presso l’aula Magna del Tecnopolo, via Vivarelli 2
“ll tema della scienza e delle libertà è stato cancellato dalla campagna elettorale, perché ricercatori e malati non servono a nutrire clientele politiche. Non ci spaventiamo dunque del fatto che ci sia ora una nuova maggioranza che si prepara ad essere non solo inerte, ma anche ostile a nuove riforme di libertà. Noi andiamo avanti, per la libertà di ricerca e di autodeterminazione dall’inizio alla fine della vita, attraverso disobbedienze civili, ricorsi giudiziari e attivazione degli strumenti di iniziative popolari, come i referendum. Il congresso di Modena sarà occasione per tutti coloro che finalmente vogliono passare dalla preoccupazione all’azione per l’affermazione dei diritti. Questo è il loro congresso. Abbiamo inviato sindaco, presidente regione, i parlamentari uscenti, quelli entranti chiedendo di prendersi degli impegni.
“La legislatura – concludono – avrebbe potuto concludersi con una vera e propria rivoluzione laica e liberale se la Corte stessa presieduta da Giuliano Amato – non avesse impedito il voto sui referendum in materia di Cannabis e Eutanasia. Ma noi non abbiamo smesso di coltivare la speranza, come con l’aiuto fornito alla signora Elena e l’autodenuncia di Marco Cappato.. Senza il permesso della politica in questi anni abbiamo legalizzato l’aiuto alla morte medicalmente assistita, conquistato diritti in tema di fecondazione assistita, della ricerca scientifica, sulla disabilità. Continueremo a farlo”.
“Nel campo dei diritti civili e umani da tutelare è anche la libertà di ricerca scientifica, una delle missioni dell’associazione luca coscioni accomunate dal motto “Dal corpo del malato al cuore della politica” – aggiunge il Professor Michele De Luca, co presidente dell’associazione, direttore del Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Ricerca è vita e va sostenuta altrimenti muore e con essa la possibilità di curare persone come chi è affetto da malattie rare, genetiche, oltre i malati gravi, che come tutti i cittadini secondo logica dovrebbero avere la possibilità di usufruire dei risultati della ricerca scientifica e di terapie scoperte dopo faticose e costose ricerche”.