Mobilità sanitaria, dati AGENAS: gli ospedali più attrattivi sono quelli del privato accreditato

Agenas presenta per il 3° anno consecutivo una dettagliata analisi sulle principali dinamiche della mobilità sanitaria interregionale nel nostro Paese. Si tratta di un lavoro svolto in collaborazione e su mandato del Ministero della Salute i cui dati sono fanno riferimento all’anno di attività 2023.

Anche quest’anno, per la definizione della metodologia di calcolo della mobilità sanitaria, l’Agenzia si è avvalsa delle determinanti che caratterizzano tale fenomeno, ovvero:

  • mobilità apparente costituita dai ricoveri effettuati nella regione di domicilio del paziente, quando quest’ultima non coincide con la regione di residenza;
  • mobilità casuale relativa ai ricoveri effettuati in urgenza;
  • mobilità effettiva determinata dalla scelta del cittadino/paziente.

I risultati

Nonostante la pandemia abbia causato una riduzione del fenomeno della mobilità sanitaria, già dalla seconda metà del 2020 si osserva una ripresa del trend. In particolare, confrontando i dati del 2023 con quelli del 2019, si osserva come, sebbene il numero di ricoveri in mobilità sia diminuito (668.145 nel 2023 rispetto ai 707.811 del 2019), la spesa è aumentata leggermente, passando da 2,84 miliardi di euro nel 2019 a 2,88 miliardi nel 2023. Questo incremento è principalmente attribuibile all’aumento della mobilità legata ai ricoveri per DRG di alta complessità, che comportano trattamenti più costosi e specializzati.

I principali dati sulla mobilità sanitaria interregionale:

  • Le componenti di mobilità casuale e apparente sono rimaste pressoché stabili nel corso degli anni. Tuttavia, si è registrato un aumento del 12% nella mobilità legata a prestazioni di alta complessità, mentre la componente di media/bassa complessità ha visto una diminuzione corrispondente del 12%.
  • Le regioni più attrattive per la mobilità sanitaria sono l’Emilia-Romagna, la Lombardia e il Veneto. L’attrazione è in gran parte dovuta ai DRG legati alle malattie e disturbi del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo (MDC 08), che rappresentano per le tre regioni rispettivamente il 52%, il 31% e il 34% dell’attrazione totale.
  • Le regioni con il maggior saldo positivo sono l’Emilia-Romagna e la Lombardia che presentano risultati equiparabili (rispettivamente 387 milioni e 383 milioni).
  • Il flusso migratorio per ricoveri ospedalieri è prevalentemente diretto da Sud a Nord. Tuttavia, si rileva anche una mobilità significativa tra le regioni del Centro-Nord, soprattutto quelle di confine. In termini percentuali, il flusso migratorio è così suddiviso: 83,78% al Nord, 68,24% al Centro, e 27,22% al Sud.
  • Le strutture ospedaliere maggiormente attrattive sono quelle private accreditate, che gestiscono circa i tre quarti delle prestazioni di alta complessità.
  • Da considerare, inoltre, alcune delle variazioni più interessanti rispetto al 2019. In particolare:
    • Il Lazio ha registrato una riduzione del saldo negativo grazie alla diminuzione dei costi di mobilità passiva (-9%) e a un aumento dei ricavi (+11%).
    • La Campania ha ridotto i costi legati alla mobilità passiva del 6%, mentre ha incrementato i ricavi grazie a un aumento dei ricoveri in mobilità attiva di alta complessità.

Il Portale Statistico di Agenas offre una vasta gamma di dati e analisi relativi alla mobilità sanitaria in Italia, con un focus su vari aspetti della salute e dei servizi sanitari, sia a livello territoriale che temporale. Le informazioni disponibili permettono di esplorare in modo interattivo i fenomeni legati alla mobilità sanitaria attraverso grafici, cartografie e altre elaborazioni utili per i cittadini, i professionisti del settore sanitario e gli amministratori.

Può interessarti