Si è chiusa in Calabria la terza Summer School dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici-AIIC, un evento formativo riservato a venti giovani professionisti che per otto giorni hanno partecipato ad un format di full immersion professionale capace, a detta degli stessi corsisti, di «inserirti in una visione vibrante e vissuta delle problematiche dell’ingegneria clinica», grazie ad una robusta agenda di comunicazioni frontali di professionisti, esperti e docenti.
I temi inseriti nel programma della Summer School 2024 sono quelli ormai storici e consolidati per AIIC e che riguardano la professione in tutte le sue svariate sfaccettature: dall’HTA alla gestione quotidiana attraverso la manutenzione e l’integrazione con il mondo dell’information technology ed il procurement. Commenta Umberto Nocco, presidente AIIC: «Anche questa terza edizione della Summer School si è dimostrata un momento prezioso di incontro e formazione per i giovani soci. Quest’anno abbiamo però voluto aggiungere ai temi consolidati, anche un momento di approfondimento sul project management, perché gli Ingegneri Clinici sono sempre più chiamati a gestire progetti semplici e complessi. Abbiamo inoltre potenziato i momenti di interazione con l’aula, attraverso giochi di ruolo ed esercitazioni pratiche per testare le conoscenze acquisite, ma soprattutto per mettersi in gioco con i colleghi e verso i docenti che – ricordiamolo – sono comunque Ingegneri Clinici, professionisti che vivono dal di dentro le problematiche condivise con i discenti».
Al percorso formativo promosso da AIIC ha portato il suo contributo anche Alessandro Preziosa, presidente Elettromedicali e Servizi Integrati di Confindustria Dispositivi Medici, che al termine dei lavori ha affermato: «Partecipare a questa importante iniziativa, incontrando i giovani ingegneri clinici e biomedici, è stato estremamente stimolante, per il mondo dell’industria in cui il confronto con i diversi stakeholder è al centro, si tratta di una vera e propria opportunità. Nel settore dei dispositivi medici sono indispensabili professionisti altamente specializzati: l’ingegnere biomedico ha un ruolo chiave nei processi di procurement e competenze cruciali per l’adeguamento di investimenti e procedure alla domanda di salute dei cittadini. Solo attraverso l’impegno sinergico di imprese, professionisti della salute, pazienti, mondo accademico e della ricerca, è possibile costruire la sanità del futuro, innovativa e sostenibile. Un ecosistema in cui l’ingegnere clinico e biomedico svolge un ruolo essenziale e in cui eventi come questo sono indispensabili per instaurare un dialogo aperto e costruire insieme azioni concrete».
«Nonostante il format della Summer School, giunta alla sua terza edizione, cominci ad essere consolidato – è il commento di Giovanni Guizzetti, coordinatore dell’evento formativo – abbiamo introdotto due nuovi argomenti: il ruolo dell’ingegnere clinico all’interno delle aziende sul mercato delle tecnologie sanitarie e – come anticipato dal presidente Nocco – il project management. Possiamo senz’altro confermare che il gradimento dei partecipanti è stato molto elevato anche quest’anno. Oltre all’interesse dimostrato verso le lezioni frontali, l’intervento di Alessandro Preziosa ha permesso di completare il quadro delle opportunità e delle traiettorie di carriera di un ingegnere clinico. Per quanto riguarda il project management, argomento proposto dal collega Giulio Iachetti, la lezione ha fornito le prospettive di integrazione dell’attività di valutazione tecnologica pura e semplice con la visione più ampia dei progetti che, sempre più spesso, devono essere portati avanti in maniera integrata all’interno di un’azienda sanitaria». Ha concluso Guizzetti: «Questa evoluzione delle tematiche proposte durante il programma della Summer School è senz’altro in linea con il dinamismo che la nostra professione ha dimostrato nel corso degli anni e conferma la nostra attenzione come AIIC a fornire ai giovani colleghi gli strumenti più efficaci per arricchire la capacità di risposta dell’ingegnere clinico alle richieste di supporto strategico che sempre più spesso e con continuità proviene dalle Direzioni delle aziende sanitarie».