PNRR, un anno dopo. Quale ruolo per il settore dell’automedicazione nella sanità territoriale?

La pandemia ha profondamente cambiato il rapporto degli italiani con la propria salute e nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN): l’utilizzo degli strumenti digitali, anche per interfacciarsi con servizi e professionisti sanitari, è diventato sempre più diffuso e sono aumentate la responsabilità e l’autonomia nelle scelte di prevenzione e cura dei cittadini.

A più di un anno dall’approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nato per favorire una riforma strutturale dell’assetto del SSN, è entrato nel vivo il dibattito legato all’implementazione del nuovo modello di sanità territoriale e all’esigenza di colmare le attuali lacune, in termini di risorse (economiche e professionali) e integrazione (tra i diversi modelli assistenziali, livelli di governance, sanità pubblica e privata).

Questi temi sono stati al centro di un confronto che ha coinvolto esponenti dei gruppi parlamentari maggiormente rappresentativi e delle Associazioni di medici e farmacisti, nonché della società civile: dopo aver discusso e presentato i risultati di un’indagine rivolta ai cittadini, realizzata da SWG, in cui è emerso il quadro dei desiderata per la sanità del futuro, gli stakeholder sanitari e politici hanno evidenziato le lacune e messo in luce le potenzialità del modello di sanità territoriale presente e previsto dal PNNR, esprimendo la propria visione per il futuro del Servizio Sanitario Nazionale.

Nell’ebook vengono illustrati i principali argomenti del dibattito, con la sintesi dei contributi dei partecipanti.


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