Oltre il 25-30% (con picchi del 40% nel Sud Italia) dei pazienti anziani assume quotidianamente 10 farmaci. È il fenomeno della politerapia, che di per sé non è qualcosa di negativo, come ha spiegato a TrendSanità Gianluca Trifirò, Ordinario di Farmacologia all’Università di Verona. Tuttavia, aumenta il rischio di effetti avversi e pone problemi di appropriatezza e di aderenza terapeutica.
All’ospedale universitario di Verona da circa un anno è attivo un progetto di medical review e deprescribing che, come suggerisce il nome, prevede la revisione delle terapie e, dove necessario, la deprescrizione, quindi la riduzione delle pillole o delle compresse che il paziente deve assumere quotidianamente.
I risultati, oltre che relativi alla qualità di vita del paziente, ci sono anche dal versante farmacoeconomico: è stato documentato un importante risparmio per i pazienti considerati. Inoltre, dedicando a questa attività due risorse full-time, il risparmio permetterebbe di retribuirle e di avere un avanzo significativo.