di Ivana Barberini
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha istituito una nuova Commissione Paneuropea per il Clima e la Salute (PECCH) per affrontare una delle sfide sanitarie più urgenti del nostro tempo: il cambiamento climatico. Annunciata a Reykjavík, in Islanda, la commissione riunisce 11 esperti da tutta Europa ed è guidata da Katrín Jakobsdóttir, già prima ministra islandese, con Sir Andrew Haines come consulente scientifico capo.
L’Europa è il continente che si riscalda più rapidamente. Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato e, negli ultimi 40 anni, gli eventi meteorologici estremi hanno causato fino a 145.000 morti, in gran parte a causa delle ondate di calore. Il riscaldamento globale altera anche la diffusione di virus come dengue, chikungunya e Zika, compromette la sicurezza alimentare, la qualità dell’acqua e gli ecosistemi. La presidente della Commissione ha evidenziato la necessità di passare dalle parole ai fatti. Troppi rapporti e non abbastanza azioni concrete.
La nuova Commissione Paneuropea per il Clima e la Salute (PECCH) si propone di colmare le lacune nelle politiche sanitarie e climatiche, formulando strategie di adattamento e mitigazione
La PECCH si propone di colmare le lacune nelle politiche sanitarie e climatiche, formulando strategie di adattamento e mitigazione, aumentando la consapevolezza e fornendo supporto all’OMS. Le raccomandazioni definitive saranno presentate nel maggio 2026, durante l’Assemblea Mondiale della Sanità.
Il settore sanitario contribuisce per circa il 5% alle emissioni globali, più di tutti i voli commerciali messi insieme. In Regno Unito, ospedali e cliniche generano oltre 6.600 tonnellate di rifiuti al giorno. Un singolo intervento per ridurre la plastica presso un centro ustioni in Inghilterra ha permesso di risparmiare circa 2 milioni di sterline e 150 tonnellate di CO₂. Inoltre, fino a 1 miliardo di litri d’acqua l’anno sono sprecati per prevenire infezioni nei sistemi idrici del NHS.
La transizione verso una sanità sostenibile passerà da tanti piccoli interventi coordinati e non da un’unica soluzione. La speranza è che la PECCH riesca a imprimere la svolta necessaria, trasformando l’ambizione in cambiamento reale.
Clima e salute, la voce di Cesena in Europa: il sindaco Enzo Lattuca alla Commissione OMS

Anche Cesena ha portato la sua testimonianza, prendendo parte ai lavori della prima audizione della Commissione. «Questa prima audizione ha coinvolto numerosi esperti per comprendere le minacce al clima e alla salute che affrontano gli Stati membri e le popolazioni nella Regione Europea dell’OMS – racconta Lattuca a TrendSanità. Basandosi su questa audizione, e su altre due che si terranno entro la fine dell’anno, la Commissione formulerà raccomandazioni per un’azione sulla salute e sul clima, sia a breve che a lungo termine, e consiglierà l’Ufficio Regionale OMS per l’Europa su come migliorare il suo ruolo di leadership in materia di cambiamento climatico e rafforzare il supporto ai suoi 53 Stati membri.
I governi locali non possono affrontare questa sfida da soli. Non si tratta più di risposta all’emergenza, ma di trasformare sistematicamente il modo in cui funzionano le nostre città
Nel mio intervento, oltre ad aver condiviso l’esperienza e l’impatto dell’alluvione del 2023, ho inviato un messaggio ai leader politici europei. Quello che abbiamo vissuto in Romagna non è un incidente isolato. È un’anteprima del futuro climatico dell’Europa. Le politiche di mitigazione devono restare in cima all’agenda dell’UE, dobbiamo dare a questi temi la stessa priorità urgenza che riserviamo alle crisi economiche. Le città di tutta Europa devono adattarsi, e questo richiede un piano europeo di finanziamento strutturale e duraturo».