Self-e-learning in odontoiatria, online una piattaforma per le reazioni avverse a farmaci

La piattaforma, realizzata con fondi AIFA e capofila il Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, è una web app fruibile da ogni dispositivo. Novità assoluta nel panorama italiano e internazionale, ne parliamo con la responsabile, Giuseppina Campisi

“L’idea del progetto di una piattaforma di self-e-learning in odontoiatria nasce dall’osservazione di una forte necessità sul territorio sanitario nazionale di informare, istruire e sensibilizzare gli odontoiatri, i medici e gli igienisti dentali – nonché i rispettivi studenti dei corsi di studio – riguardo all’importanza di riconoscere e di segnalare le reazioni avverse a farmaci di interesse odontostomatologico (ADR-O)”.

Questo l’incipit della conversazione con Giuseppina Campisi, responsabile di UOSD Medicina orale con Odontoiatria per pazienti fragili presso l’AOU “Paolo Giaccone” e professore ordinario di Malattie odontostomatologiche dell’Università degli Studi di Palermo.

“Lavorando negli ultimi 20 anni all’interno dell’Unità operativa di Medicina orale, presso il Policlinico, abbiamo potuto osservare l’impatto sulla popolazione – soprattutto anziana oppure fragile – della polifarmacia (l’assunzione di più farmaci) in termini di interazioni e di ADR-O. Una tipologia di ADR-O che ha cambiato la nostra attività assistenziale è l’osteonecrosi della mandibola da farmaci: più frequente nei pazienti oncologici metastatici oppure affetti da mieloma multiplo, influisce realmente sulla qualità di vita del paziente, poiché, sospendendo il farmaco responsabile, essa non si risolve automaticamente”.

La piattaforma di self-e-learning in odontoiatria è una web app accessibile da qualsiasi browser e fruibile da ogni dispositivo

Oggi però l’approccio tradizionale all’apprendimento è stato integrato con modalità più moderne, come il self-e-learning, che permette di ampliare le conoscenze e migliorare le competenze con riferimento alle reazioni avverse a farmaci in odontoiatria (reazioni che possono variare da lievi a gravi e richiedono un’attenta gestione). Così, nell’ambito della mission del Policlinico “Paolo Giaccone” – ovvero l’assistenza medica implementata e permeata dalla ricerca e dalla didattica – è già online la piattaforma di self-e-learning (completamente gratuita per gli utenti) sviluppata in rapporto al progetto di farmacovigilanza “ADR in Odontoiatria nell’era informatica: dalla segnalazione alla visita specialistica con un click”, finanziato da AIFA, e che vede capofila il Policlinico stesso, e responsabile scientifico la professoressa Campisi.

Di fatto, il self-e-learning costituisce un’evoluzione in materia di apprendimento – la piattaforma è fruibile in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo – consentendo agli studenti e ai professionisti di personalizzare il loro percorso e di accedere in modo veloce e flessibile a risorse educative online, video didattici, webinar, e altri materiali formativi in modo autonomo.

Reazioni avverse a farmaci in odontoiatria, la tecnologia a supporto

Novità assoluta nel panorama italiano e internazionale, la piattaforma di self-e-learning in odontoiatria è una web app accessibile da qualsiasi browser e fruibile da ogni dispositivo. È stata realizzata utilizzando i più recenti standard in termini di layout grafico e di frameworks di sviluppo e dispone di CTA (Call to Action) come la condivisione su WhatsApp e tramite e-mail, il tutto pensato e implementato per ottimizzarne la diffusione con altri utenti.

Si tratta di un’iniziativa (“che ha trovato l’apprezzamento e il patrocinio di FNOMCeO, SIPMO, AIDI, AIO, ANDI, Fondazione ANDI Onlus, Federazione Nazionale Ordini TSRM e PSTRP, UNID, Ospedali Riuniti “Villa Sofia-Cervello” di Palermo, viene ricordato) contraddistinto da un notevole sforzo di ricerca scientifica e clinica multiregionale, di sviluppo di buone pratiche e di comunicazione. “È un progetto multifunzionale – riprende Campisi – che, quindi, necessita di più competenze integrate: cliniche, farmacologiche e di farmacovigilanza, informatiche e comunicative, ed è anche multifasico”.

Nel dettaglio, presenta più step da compire per coinvolgere e incrementare le conoscenze degli utenti. A questo proposito, sono previste 4 fasi e 5 prodotti:

  • la compilazione di un questionario sulle attitudini alla segnalazione delle reazioni avverse a farmaco, che permette di accedere a una piattaforma online totalmente gratuita con 2 prodotti;
  • un atlante delle principali reazioni avverse a farmaci in ambito odontoiatrico (ADR-O);
  • una sinossi comprensiva delle principali classi di farmaci ADR-O correlate;
  • una piattaforma di self-e-learning che consente gratuitamente di valutare le proprie competenze clinico-diagnostiche;
  • una piattaforma per il teleconsulto (under construction) destinata ai professionisti della salute per aiutarli nella diagnosi di sospette ADR-O e nella loro segnalazione ad AIFA”.

Ambiente di apprendimento online coinvolgente e informativo

In particolare, il terzo step progettuale, quello del self-e-learning, è stato lanciato via web lo scorso 18 settembre. Nel contesto di questo progetto, il self-e-learning si basa sulla disponibilità di contenuti digitali, quali 3 set di 10 inediti quiz interattivi (le 10 domande inedite e interattive sono state organizzate in modo logico, seguendo un progressivo aumento di difficoltà, dal primo al terzo insieme di quesiti. Tale approccio aiuta gli utenti a sviluppare gradualmente le proprie competenze e la comprensione), insieme a un atlante delle principali ADR-O (tra le reazioni avverse a farmaci di interesse odontostomatologico rientrano un ampio numero di lesioni della mucosa orale, dei denti e delle ossa mascellari che devono essere diagnosticate precocemente e trattate in maniera adeguata, oltre che essere segnalate presso l’apposito form di AIFA) e a una sinossi dei principali farmaci associati – che rappresentano un supporto alla conoscenza dell’odontoiatra, del medico e dell’igienista dentale – consentendo agli utenti di risolvere correttamente ciascuna domanda, garantendo così la pertinenza e la rilevanza degli argomenti trattati.

Ciascuno dei 3 set di test sopracitati, da completare in circa 15 minuti, è stato pianificato dalla professoressa Campisi, dal dottor Gaetano La Mantia e dal dottor Daniele Montemaggiore. In merito alla creazione delle domande, Campisi spiega: “In principio abbiamo garantito che fossero chiare e di facile comprensione per odontoiatri, medici, igienisti dentali e studenti, evitando l’uso di linguaggio ambiguo o complesso. Successivamente, le abbiamo allineate agli obiettivi di apprendimento del progetto, aumentando gradualmente la loro complessità per rendere l’apprendimento più coinvolgente e dinamico. Inoltre, abbiamo promosso la riflessione critica attraverso domande che richiedono un pensiero approfondito e l’analisi di concetti e argomenti. Gli interrogativi, in alcuni quiz, sono associati anche a immagini cliniche”.

Per conseguire una valutazione positiva, il punteggio minimo richiesto è del 60% (almeno 6 risposte corrette su 10). Alla fine di ciascun test (è possibile rifarlo tutte le volte che si vuole), gli utenti possono non solo consultare la risposta corretta per ciascuna domanda, ma anche comprendere il motivo sia in caso di risposta corretta sia errata, grazie a un link che fornisce ulteriori informazioni (nonché conoscere la frequenza delle risposte fornite dalla comunità dei responder).

È la prima volta che, non solo in Italia ma anche in Europa, si progetta e realizza una piattaforma di autoapprendimento per ADR-O

“Ad oggi il test 1 è stato affrontato da 290 utenti e non superato dal 34%, il test 2 da 100 utenti e non superato dal 38% e il test 3 da 66 utenti e non superato dal 31,8%. È troppo presto per ulteriori analisi ma siamo già soddisfatti del dato positivo, se pensiamo che è la prima volta che, non solo in Italia ma anche in Europa, si progetta e realizza una piattaforma di autoapprendimento per ADR-O. L’obiettivo sarà sia implementare il numero in assoluto dei partecipanti e dei correttamente responder sia la divulgazione anche durante i congressi, le lezioni, i corsi Undergraduate e Postgraduate”, spiega ancora Campisi.

Che poi aggiunge: “Integreremo altre batterie di test con molte immagini, un po’ nello stile Image Challenge del New England Journal of Medicine. Con la differenza che posticiperemo sempre l’esito delle risposte altrui, per non subire la variabile della consensualità, e permettendo sempre di riprovare se la risposta non dovesse essere corretta”.

Ritenendo, infine, che il progetto su ADR-O possa facilmente essere ripreso e tradotto in tutte le lingue – con il solo accorgimento di fare riferimento alla normativa sulla farmacovigilanza del Paese che lo adotta – la professoressa Campisi tiene a precisare che “tutto il materiale è open access e speriamo che questa emulazione avvenga per il fine ultimo della tutela dei pazienti sotto il profilo della sicurezza dei farmaci”.

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Massimo Canorro
Giornalista specializzato in salute e sanità