«Sono molto preoccupata per i dati che riguardano i pediatri di famiglia – dichiara la Sen. Daniela Sbrollini, Vicepresidente della X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro e previdenza sociale del Senato commentando i numeri diffusi nei giorni scorsi da Fondazione GIMBE –. Oggi in Italia ne mancano 500, ma entro il 2028 saranno oltre 2.500 i pediatri che andranno in pensione, con il rischio che questa emergenza possa assumere dimensioni ancora più allarmanti. Il Veneto, assieme a Piemonte e Lombardia, è una delle regioni più colpite da questo problema che si inquadra in una generale crisi del nostro sistema sanitario e che non sarà certo il calo demografico a risolvere. Per questo motivo ho presentato una interrogazione al Ministro, assieme alla mia collega Sen. Annamaria Furlan, per conoscere le iniziative che il Ministero ha in mente di promuovere per evitare di dover sospendere il servizio alle famiglie in molte località del territorio».

«Secondo un recente rapporto dell’OCSE – prosegue la Sen. Sbrollini – gli italiani, insieme a greci, spagnoli e cileni, sono tra i cittadini più preoccupati per sanità, invecchiamento e fragilità economica, e allo stesso tempo sono anche fra i popoli con la fiducia più bassa nei confronti dello Stato. Solo il 36% degli italiani accetterebbe un aumento del 2% delle imposte per migliorare la sanità pubblica. Questo rappresenta un sentimento di sfiducia complessivo nei confronti dello Stato e delle Istituzioni, che fa riflettere su quanto la situazione troppo spesso tangibilmente drammatica della nostra sanità influisca anche sulla percezione concreta da parte dei cittadini che la politica abbia la forza e la volontà di cambiare le cose. Secondo i dati OCSE, il 74% degli italiani teme di ammalarsi o diventare disabile, e l’80% si dice preoccupato per l’accesso a cure sanitarie di qualità. Il 71% degli italiani è preoccupato per l’accesso futuro a cure di lungo termine per sé stessi e il 74% teme di non riuscire ad accedere a servizi adeguati per familiari anziani».
«Questo scenario di grave preoccupazione si riflette nella realtà delle troppe mancanze del nostro Sistema Sanitario oggi. – sottolinea la Sen. Sbrollini – La carenza di medici di base è purtroppo ben nota, ci sono cittadini senza medico di riferimento, altri che non cercano più nemmeno di ottenerne uno. E altrettanto preoccupante è la carenza di pediatri. L’infanzia è un momento molto delicato della vita di una persona: la prevenzione parte da quella età, così come molte vaccinazioni. E tutti noi sappiamo quanto la prevenzione sia fondamentale non solo per la salute individuale, ma anche come caposaldo della tenuta e della sostenibilità dello stesso Sistema Sanitario. La programmazione è saltata, la sanità rischia il collasso: le famiglie non possono essere lasciate da sole. Bisogna recuperare tutto questo e il governo ha il dovere di trovare in fretta delle soluzioni che rispondano ai diritti fondamentali dei cittadini».