Il decreto semplificazioni ha introdotto alcune significative novità negli appalti pubblici, che investono in prima battuta proprio gli appalti di forniture sanitarie (farmaci e dispositivi medici), che sono quelli maggiormente esposti all’emergenza sanitaria.
Ciò genera numerosi interrogativi: come cambieranno le strategie di gara? Come si adatta questa opportunità a settori dove i competitor sul mercato sono pochi, come accade spesso per un medesimo principio attivo nei farmaci, oppure per taluni dispositivi medici non standardizzati? Può essere questa una opportunità per garantire alla P.A. acquisti snelli per ottenere una pluralità di fornitori per ciascun prodotto, come accade nell’accordo quadro, ed in questo modo garantire al medico la scelta nella prescrizione?
Una novità rilevante è legata all’affidamento diretto di beni e servizi che passa dall’importo sotto gli € 40.000 a sotto gli € 75.000 (prima della conversione era stabilito in 150.000 euro).
Oltre a nuove possibilità, vengono rimodulate anche nuove responsabilità: se quella erariale del RUP è espressamente prevista, anche l’aggiudicatario, a certe condizioni, può essere chiamato a risarcire il danno? Inoltre, cosa comporta, in termini di obblighi reciproci, la generalizzata possibilità di esecuzione provvisoria in attesa della firma del contratto?
Di questi aspetti, e di altri legati all’applicazione del decreto semplificazioni agli appalti in sanità, parliamo in una LIVE dedicata, con i nostri esperti.
Ne parliamo con:
- Claudio Amoroso
Direttivo F.A.R.E. – Federazione delle Associazioni Regionali Economi e Provveditori della Sanità - Roberto Bonatti
Avvocato esperto in contratti pubblici, servizi pubblici locali e diritto della concorrenza, Studio Legale Russo Valentini, Bologna
Modera:
- Angelica Giambelluca
Giornalista professionista in ambito medico