Chi sarà il prossimo Commissario europeo per la Salute?

La nomina del nuovo Commissario alla Salute è attesa per il 17 settembre. Il Parlamento europeo inizierà l'esame del candidato a metà ottobre. Ecco i favoriti

Il clima politico europeo si sta riscaldando e, con esso, l’attesa per la nomina del prossimo Commissario o Commissaria alla Salute. Ursula von der Leyen ha ricevuto le candidature dai 27 Stati Membri e dovrebbe svelare i portafogli il 17 settembre. Uno di questi sarà destinato a guidare l’importante portafoglio della salute pubblica.

Il mandato di Stella Kyriakides: successi e sfide

L’attuale Commissaria per la Salute, Stella Kyriakides, ha navigato l’Europa attraverso uno dei periodi più turbolenti della sua storia recente: la pandemia da Covid-19. Sotto la sua guida, l’Unione Europea ha coordinato le risposte sanitarie tra gli Stati Membri e garantito una rapida distribuzione dei vaccini. Kyriakides ha anche rafforzato l’Unione Europea della Salute, gettando le basi per una migliore coordinazione sanitaria e preparazione per emergenze future.

Tuttavia, il suo mandato non è stato privo di difficoltà. In un contesto segnato da notevoli sfide geopolitiche e dall’aumento della spesa per la Difesa, i finanziamenti destinati alla salute, compreso il programma comunitario EU4Health e altre risorse, hanno subito tagli significativi, suscitando critiche da parte di esperti e politici, che avvertono della necessità di un incremento per affrontare le sfide future. Questo aspetto potrebbe influenzare le priorità del prossimo Commissario alla Salute.

Le priorità della Commissione

Il nuovo Commissario per la Salute dovrà affrontare una serie di sfide cruciali, con le priorità stabilite da von der Leyen: resilienza del sistema sanitario europeo, rafforzamento dell’Unione Europea della Salute, miglioramento della sicurezza delle catene di approvvigionamento dei farmaci, prevenzione delle malattie cardiovascolari e degenerative, e sviluppo di una strategia per l’intelligenza artificiale in biotecnologia. 

Il Parlamento Europeo inizierà a esaminare i candidati a metà ottobre, e il futuro titolare del portafoglio della Salute affronterà la sua audizione di fronte alla Commissione parlamentare ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare (ENVI), ora guidata dall’italiano Antonio Decaro, presumibilmente già il 14 ottobre.

In una riunione della sottocommissione per la sanità pubblica (SANT) di lunedì è emersa la proposta che il candidato debba presentarsi anche davanti a questa sottocommissione, riflettendo le crescenti richieste interne di separare SANT da ENVI per conferire maggiore peso legislativo e spazio di discussione. I deputati presenti hanno discusso le loro priorità per i prossimi cinque anni, tra cui salute mentalesalute riproduttivacancro e malattie non infettiveprevenzioneinvecchiamento sanocarenze di farmaci e investimenti nella ricerca e nei sistemi sanitari.

Chi sono i favoriti?

Ma quali sono i nomi che circolano nei corridoi di Palazzo Berlaymont? Di seguito, una panoramica dei candidati più citati e delle ragioni per cui potrebbero assumere questo ruolo di grande responsabilità.

  • Costas Kadis (Cipro)
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Costa Kadis

Kadis sembra il candidato più qualificato per ricoprire il ruolo. Con un background da biologo e un’esperienza come Ministro della Salute di Cipro (2007-2008), potrebbe essere la scelta naturale. Tuttavia, resta da vedere se la Commissione vorrà dare a Cipro lo stesso portafoglio per due mandati consecutivi, un evento mai verificatosi prima.

  • Dubravka Šuica (Croatia)
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Dubravka Šuica

Attualmente Vicepresidente della Commissione Europea, Šuica ha una solida esperienza nella politica europea e ha fatto parte della Commissione ENVI. Potrebbe portare una prospettiva innovativa sulla salute legata alla demografia, in particolare affrontando il tema dell’invecchiamento in Europa.

  • Henna Virkkunen (Finlandia)
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Henna Virkkunen

Membro del Parlamento Europeo e attiva nella legislazione farmaceutica, Virkkunen ha una visione chiara per l’innovazione sanitaria in Europa. Con un background anche nel benessere animale e sportivo, potrebbe dare una spinta alle politiche sanitarie preventive.

  • Maroš Šefčovič (Slovenia)
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Maroš Šefčovič

Šefčovič è uno dei politici europei più noti. Sebbene sia più conosciuto per il suo ruolo come Vicepresidente Esecutivo per il Green Deal, ha avuto brevi esperienze nella gestione della salute (Commissario ad interim nel 2012) e potrebbe essere un candidato di compromesso.

  • Dan Jørgensen (Danimarca)
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Dan Jørgensen

Ex Ministro per l’Agricoltura e l’Ambiente), nonché ex Vicepresidente della Commissione ENVI, Jørgensen potrebbe diventare un candidato forte, specialmente se la Danimarca non dovesse ottenere il portafoglio del clima. Il suo background nel settore agroalimentare potrebbe essere un vantaggio per affrontare le sfide legate alla sicurezza alimentare e alla salute. 

  • Teresa Ribera (Spagna)
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Teresa Ribera

Vicepresidente del governo spagnolo e Ministro della Transizione Ecologica, Ribera ha già dimostrato abilità nel gestire la salute pubblica durante la pandemia. La sua nomina potrebbe segnare una svolta nell’integrazione delle politiche sanitarie con quelle ambientali. 

  • Wopke Hoekstra (Paesi Bassi)
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Wopke Hoekstra

Attualmente Commissario per il Clima, Hoekstra ha generato polemiche per le sue posizioni finanziarie durante la pandemia. Tuttavia, la sua esperienza nella gestione di crisi potrebbe essere vista come un valore aggiunto per il portafoglio della Salute. 

  • Roxana Mînzatu (Romania)
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Roxana Mînzatu

Nuova arrivata nel Parlamento Europeo, Mînzatu ha esperienza nella gestione di fondi europei e infrastrutture dell’acqua e digitale. È anche una sostenitrice dei diritti riproduttivi, tema sempre più discusso in Europa. 

Con un panorama così variegato, la decisione finale potrebbe rivelare molto sulle priorità future della Commissione Europea in ambito sanitario. Chiunque sarà scelto, dovrà navigare tra la necessità di prepararsi a future emergenze sanitarie, promuovere l’accesso equo ai servizi sanitari e affrontare le complesse sfide demografiche e ambientali dell’Europa.

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Luisa Antunes
Giornalista esperta di politiche sanitarie europee