Convegno Aiic 2023: tecnologie come sfida sociale per una sanità efficace, equa, universale

È possibile oggi immaginare una sala operatoria senza elettromedicali, senza monitoraggi e senza connessioni? Che penseremmo di una diagnostica senza ECG e TAC? Sono scenari impensabili: oggi non esiste una sanità evoluta senza il supporto tecnologico. E, di conseguenza: è impossibile immaginare un servizio sanitario senza gli esperti che di queste tecnologie devono prendersi cura, dalla progettazione all’implementazione, dalla gestione alla manutenzione. Gli ingegneri clinici, che sono questi esperti, nel loro 23° Convegno dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici lanciano un messaggio professionale, culturale e politico che connette l’innovazione alla Costituzione: le tecnologie non sono “soltanto” uno strumento per una sanità migliore, bensì sono un passaggio obbligato per assicurare il diritto alla salute, così ben definito dall’art.32 della Carta Costituzionale. Il titolo del Convegno 2023 in questo senso lancia un messaggio ampio: Innovazione e accessibilità: il governo delle tecnologie sanitarie come sfida sociale (10-13 Firenze, Fortezza da Basso). Un argomento che si presenta come riflessione nuova sull’innovazione dell’intero SSN e che giunge proprio in occasione del 30 compleanno di AIIC, associazione fondata nel 1993, agli albori della rivoluzione tecnologica delle prestazioni sanitarie. 

I contenuti

Precisa Umberto Nocco (presidente AIIC): “L’Associazione compie trentanni e lo fa con un convegno dai contenuti dirompenti, perché si pone sempre l’attenzione sull’innovazione tecnologica di cui può disporre la sanità e mai sul fatto che queste tecnologie possono realizzare in un modo molto più ampio che nel passato il diritto alla salute. AIIC – che presenterà a Firenze un libro che raccoglie il percorso storico fatto in trent’anni dall’ingegneria clinica in Italia – vuole richiamare l’attenzione di istituzioni, esperti, clinici e decisori, sul fatto che la disponibilità di avere a disposizione le migliori tecnologie su tutto il territorio rappresenta una vera e propria sfida sociale che coinvolge pazienti, clinici, ricercatori, manager pubblici, aziende ed istituzioni”. Prosegue Lorenzo Leogrande (presidente del Convegno): “Che la tecnologia sia sempre più strumento abilitante verso cure di eccellenza e che questo negli ultimi anni abbia permeato ogni ambito della pratica clinica, credo sia ormai un fatto noto e consolidato anche nell’opinione pubblica. Invece che la tecnologia possa rappresentare anche un elemento di criticità laddove non accessibile a tutti, laddove non gestita correttamente e non integrata nei percorsi e nel contesto specifico di riferimento, rappresenta una attenzione nuova che come addetti ai lavori ci sentiamo di sottolineare”.

Il “tema sociale” è così prioritario negli obiettivi di AIIC, che durante i lavori di Firenze verrà lanciato (venerdì 12) il Manifesto Sociale sulle tecnologie realizzato in collaborazione con Cittadinanzattiva, la più importante realtà nazionale di attivismo civico.

Il programma

Innovazione e ricerca, sostenibilità e cybersecurity, intelligenza artificiale e organizzazione, software e multidisciplinarietà, dispositivi mobili e telemedicina, HTA e Regolamenti europei: al Convegno AIIC (cresciuto esponenzialmente negli anni sia in presenze che in ampiezza dei contenuti) grazie al coordinamento scientifico di Stefano Bergamasco (Centro studi AIIC), Giovanni Poggialini e Giovanni Guizzetti (responsabili dei Corsi di formazione AIIC) sono previste oltre 50 sessioni sviluppate in sei mesi di lavoro con il forte contributo dei componenti del Direttivo AIIC (Carmelo Minniti, Francesco Pezzatini, Gianluca Giaconia, Amedeo Lanzani, Leo Traldi, Danilo Gennari, Emilio Chiarolla e Paolo Pari) e dei coordinatori regionali dell’Associazione, a conferma di un radicamento sempre più forte e dinamico della professione sul territorio. “Nella nostra agenda ci sono i temi più sensibili e innovativi che riguardano l’intero comparto delle tecnologie sanitarie”, precisa Stefano Bergamasco, “con importanti risvolti sull’accessibilità di tali tecnologie in uno sviluppo organico del Servizio Sanitario Nazionale. Non potrà poi mancare un richiamo alle sfide e opportunità del PNRR, come anche un approfondimento su varie criticità, basti pensare alla situazione del comparto produttivo biomedicale con le attuali difficoltà legate al payback sui dispositivi medici e alla non semplice transizione ai nuovi Regolamenti sui dispositivi medici e sui dispositivi diagnostici in vitro”.

Le eccellenze

Al Convegno 2023 sono attese circa 2000 presenze, tra professionisti, rappresentanti delle istituzioni, dell’accademia, del mondo produttivo, delle società scientifiche e delle associazioni di pazienti. Al suo interno saranno premiate anche le eccellenze di settore tramite gli AIIC AWARDS, selezione delle migliori progettualità (oltre 170 partecipanti) sviluppate da ricercatori e team nell’ambito delle tecnologie per la salute, e i PREMI INNOVAZIONE (a cui hanno aderito oltre 70 aziende) che saranno attribuiti alle tecnologie più innovative nel campo ingegneristico e biomedico presentate dal mondo della produzione. Quest’ultimo premio – osserva Leogrande – “si presenta come raccolta delle più recenti novità in campo tecnologico. La giuria è rappresentata proprio da noi ingegneri clinici, che siamo la professione che quotidianamente valuta ed introduce l’innovazione tecnologica dentro e fuori dalle strutture sanitarie. E la griglia di valutazione dei giurati tiene conto di tre categorie essenziali: il cambiamento introdotto, i benefici per il paziente ed i vantaggi per il sistema”.

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