Il Covid non è più una pandemia, lo conferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ma il Covid c’è ancora e resta “una minaccia alla salute globale”, anche nell’epoca della cosiddetta “endemizzazione”. Per questo occorre rendere stabile il sistema di monitoraggio della circolazione del virus SARS-CoV-2 e una proposta in questa direzione arriva dalla Fiaso, la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, in occasione della pubblicazione sul proprio sito web del report complessivo dei ricoveri per Covid-19 rilevato attraverso il network degli ospedali sentinella.
“Oggi possiamo pensare al SARS-CoV-2 come a patogeno respiratorio, con picchi tipicamente stagionali, che ha un impatto sui soggetti più fragili, simile all’influenza. Chi oggi arriva in ospedale per COVID ha più di 70 anni e spesso altre patologie. Proprio perché non è più una emergenza ma un problema strutturale, potremmo rendere continuativa l’attività di sorveglianza, integrando stabilmente i dati con quelli di rilevazione di Influnet, estendendola anche ad altri virus respiratori oggi non rilevati, come il virus respiratorio sinciziale”, spiega l’epidemiologo Silvio Tafuri, professore di Igiene dell’Università degli Studi di Bari, che è stato responsabile della control room Covid del Policlinico di Bari e ha partecipato alla rilevazione degli ospedali sentinella Fiaso.
“La rete degli ospedali sentinella ci ha permesso di suggerire soluzioni organizzative per gli ospedali, in grado di anticipare l’andamento dell’epidemia, come è avvenuto per il ricorso alle cosiddette ‘bolle’ di isolamento. Un anno fa, quando abbiamo proposto un protocollo per ricoverare i pazienti con infezione da Sars Cov-2 nei reparti ordinari degli ospedali, sembrava impossibile. Oggi rappresenta la normalità”, ricorda il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore. “Tuttavia, la nostra consapevolezza derivava dai dati. Abbiamo incrociato le rilevazioni dell’Istituto Superiore di Sanità e siamo stati gli unici a rilevare l’incidenza dei ricoveri ‘Per Covid’ con patologia polmonare e ‘Con Covid’, i pazienti risultati positivi al virus ma in ospedale per la cura di altre patologie e attraverso le nostre rilevazioni abbiamo monitorato anche la complessità del quadro clinico dei pazienti ricoverati e l’impatto della vaccinazione”, aggiunge Migliore. Nel periodo di osservazione dal 7 dicembre 2021 al 7 marzo 2023 la Fiaso ha pubblicato 72 bollettini settimanali con i dati raccolti da 21 strutture per adulti e quattro ospedali e reparti pediatrici distribuiti in maniera rappresentativa su tutto il territorio nazionale. “Grazie ai direttori generali che hanno creduto in questo progetto e a tutti i singoli referenti che hanno costruito e messo a punto in tempi rapidissimi i dati offrendo il loro tempo e le loro competenze per la realizzazione dei report. Abbiamo avviato una comunità di pratica sul tema che potrà tornare utile in futuro per altre attività di monitoraggio”, conclude Migliore.