Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, il cosiddetto ICT, sta emergendo come una delle leve strategiche di cambiamento nel settore sanitario.
Se da anni la promozione di una cultura del management dei sistemi informativi in ambito sanitario è definita come cruciale per catalizzare il progresso in questo settore, con le riforme portate dal PNRR, e soprattutto con la missione 1 dedicata a digitalizzazione e innovazione, questo ha assunto un valore ancora più strategico.
Un approccio incentrato sull’ICT crea valore sia per i pazienti che per coloro che utilizzano i sistemi informativi in ambito sanitario
L’adozione di soluzioni digitali può migliorare l’efficienza delle strutture sanitarie, consentendo una gestione più accurata dei dati dei pazienti e dei processi interni. Questo non solo riduce gli errori, ma promuove anche una migliore comunicazione tra gli operatori sanitari, migliorando l’esperienza dei pazienti e ottimizzando le risorse. Un approccio incentrato sull’ICT crea valore sia per i pazienti che per coloro che utilizzano i sistemi informativi in ambito sanitario.
Le sfide però sono tante e complesse. Se ne parla in questi giorni nel corso dell’evento Digital Health Summit, organizzato da AISIS (Associazione Italiana Sistemi Informativi in Sanità), GGallery Group e NetConsultingCube, a Milano e online, dal 9 al 13 ottobre.
Nella giornata del 12 ottobre i temi trattati hanno riguardato lo stato di avanzamento dell’assetto organizzativo gestionale e tecnologico, il ruolo delle Regioni nell’attuazione del modello organizzativo, il raccordo tra i livelli nazionale-regionale-territoriale e le esperienze che si stanno realizzando nella gestione del paziente-assistito nelle territorialità del Paese, con una forte focalizzazione sulle piattaforme di presa in carico e le centrali operative territoriali (COT).
TrendSanità ha incontrato alcuni dei protagonisti: ecco le videointerviste.