Una lettera aperta alle Istituzioni per approfondire gli ambiti della filiera healthcare più sensibili alle innovazioni dettate dall’AI, senza dimenticarne i rischi. È l’invito al dialogo di ASSORAM, associazione che dal 1965 rappresenta la distribuzione primaria health.
“La lettera aperta alle Istituzioni, inviata oggi 24 luglio, vuole essere uno stimolo al rafforzamento della collaborazione pubblico-privato già in essere – dichiara il Direttore Generale Mila De Iure – per attenzionare gli impatti di queste innovazioni sul settore healthcare e sulla tenuta del valore etico, sociale, professionale e imprenditoriale del nostro comparto”.
ASSORAM ha riconosciuto al tema una centralità strategica all’interno dell’agenda associativa, a cui è stato dedicato anche un panel nell’Assemblea annuale degli associati. “Lo scorso 23 giugno abbiamo invitato professionisti, esperti di filiera e innovatori a confrontarsi con gli operatori della distribuzione sulle nuove evoluzioni della digitalizzazione: una digitalizzazione disruptive, che crea un prima e un dopo nella gestione delle attività aziendale e che può essere il primo passo verso nuove catene del valore”, chiarisce il Direttore Generale.
ASSORAM e il Centro Studi si fanno promotori di un invito alla cautela e al dialogo, che non ha il fine di rallentare l’evoluzione tecnologica del nostro comparto, ma invita a salvaguardare le regole universali del settore della health supply chain.
“Non è in discussione lo sfruttare o meno le potenzialità che l’AI ci offre: è una necessità – commenta il Presidente del Centro Studi ASSORAM Carlo Mambretti. Va trovato un nuovo equilibrio e non ci è permesso temporeggiare. È urgente indirizzare il dibattito politico e giuridico verso le fondamentali sfide economiche e sociali che l’Intelligenza Artificiale pone”.
La filiera di prodotti della salute è garanzia di qualità e sicurezza di prodotti e processi, dalla produzione alla dispensazione al cittadino/paziente, tanto che ad oggi risulta a penetrazione zero di merce contraffatta.
Ogni azienda che opera nel settore farmaceutico deve essere censita e identificata dalle autorità competenti e garantire tracciabilità e rintracciabilità delle proprie attività in modo che sia ben chiara la catena delle responsabilità contro ogni interruzione di qualità o reato farmaceutico. Allo stesso modo viene tracciata ogni causale che determini l’uscita del prodotto dalla filiera legale, dallo smaltimento a furto, rapina o smarrimento.
“Sia l’Europa con l’AI Act che l’Italia su più fronti stanno dimostrando un approccio sempre più responsabile nella ricerca di un’innovazione ‘buona’, in particolare in relazione a un settore così determinante per il benessere collettivo”, continua Mambretti. “Ne è un esempio, il più recente, il Manifesto Insieme per la trasformazione digitale a firma del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica e del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Su questi temi ASSORAM garantisce la piena disponibilità dell’Associazione e del suo Centro Studi a contribuire al dibattito istituzionale portando il proprio know how e l’esperienza di questi quasi sessant’anni nella health supply chain”.