La Telemedicina e lo scoglio del PNRR: smartphone e coinvolgimento dei pazienti ci aiuteranno a superarlo

La Telemedicina e lo scoglio del PNRR: smartphone e coinvolgimento dei pazienti ci aiuteranno a superarlo

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Telemedicina: facciamo il punto sullo stato dell’arte e sugli scenari futuri con Fabrizio Massimo Ferrara, coordinatore scientifico del Laboratorio sui Sistemi informativi Sanitari dell’Alta Scuola di Economia e management dei Sistemi sanitari dell’Università Cattolica (ALTEMS).

Sullo sfondo, il grande tema del PNRR, che dà un lato offre risorse e dall’altro pone scadenze, e una serie di sfide di tipo organizzativo, culturale e tecnologico. Spunti per migliorare la situazione: una telemedicina in formato mobile, a portata di smartphone, e un maggiore coinvolgimento delle associazioni dei pazienti. Le esigenze sono state raccolte dal Laboratorio guidato da Ferrara, in collaborazione con il CERISMAS, il Centro di Ricerche e Studi in Management Sanitario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, a seguito di una survey sulle soluzioni esistenti e sulla rilevanza della telemedicina, cui hanno partecipato 128 aziende sanitarie, distribuite in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale e rappresentative di circa 400 presidi ospedalieri, che hanno descritto 285 soluzioni già operative e/o in corso di realizzazione in due terzi del campione complessivo. L’indagine completa è disponibile sul sito Governo dei dati sanitari.

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