Healthcare, lavorare insieme per una logistica più efficiente e al servizio del paziente

Presentati i dati dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” della School of Management del Politecnico di Milano: nel 2023 sono cresciuti volumi e consapevolezza, ma la strada è ancora lunga

La parola chiave è collaborazione. Per essere in grado di affrontare le sfide del futuro nella logistica nell’Healthcare i diversi stakeholder devono parlarsi e fare squadra. È questo il messaggio emerso dall’evento “Logistica Healthcare: la strategia al centro” organizzato dall’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” della School of Management del Politecnico di Milano e che si è tenuto il 6 febbraio.

Obiettivi di sostenibilità e resilienza diventano sempre più prioritari e sfidanti anche nella Logistica Healthcare

«Nel settore della logistica legata all’Healthcare sono in atto cambiamenti e trend che impatteranno sugli attuali equilibri della filiera e che ne andranno a modificare l’assetto attuale – ha detto Damiano Frosi, direttore dell’Osservatorio Contract Logistics -. Ad esempio, il paziente diventa un nodo sempre più centrale e si sviluppano nuovi servizi e flussi logistici per servirlo a domicilio. Alcuni attori, come gruppi e catene di farmacie, stanno assumendo maggiore rilevanza all’interno dei flussi Healthcare strutturandosi anche con nuovi asset logistici. In Italia e in Europa operatori logistici e corrieri leader in altri settori stanno entrando o rafforzando il proprio ruolo nel mercato Healthcare. Infine, obiettivi di sostenibilità e resilienza diventano sempre più prioritari e sfidanti anche nella Logistica Healthcare».

Sono stati presentati i risultati di un’indagine condotta in collaborazione con Consorzio Dafne. Nel 2023 il mercato della logistica Healthcare ha continuato la sua crescita: il numero delle spedizioni è aumentato del 22% rispetto al 2022, mentre è stata più contenuta la crescita dei colli (+2%) e dei chilogrammi movimentati (+11,6%). «Questi dati ci mostrano una polverizzazione crescente delle consegne – ha notato dal palco Frosi – In nome dell’efficienza è forse mancata un po’ di attenzione alla sostenibilità».

L’approccio alla logistica delle strutture sanitarie

Transizione ecologica e sostenibilità

La transizione ecologica rappresenta una sfida importante, cui il comparto sembra non volersi sottrarre. L’aumento dei volumi e delle spedizioni ha accentuato maggiormente la complessità che la filiera si è trovata a gestire. Sono cambiate le destinazioni delle spedizioni e a crescere sono state soprattutto le farmacie: 35% dei volumi complessivi (nel 2022 era il 30%), 45% delle spedizioni. Sensibile la diminuzione per gli ospedali, che erano la destinazione di quasi un collo su due nel 2022 (47%) mentre nel 2023 sono scesi al 35% a valle di revisioni di modelli di approvvigionamento. Crescono i volumi diretti ai grossisti (27% dei colli e 31% dei chilogrammi complessivi) a fronte di minori spedizioni (12%) rispetto al canale ospedaliero e al canale farmacie.

L’efficienza della supply chain va perseguita ma non a discapito della sostenibilità

«Negli ultimi anni il settore della Logistica ha dovuto affrontare continue sfide, a cui però è riuscito a far fronte, come dimostra la crescita del mercato – ha spiegato Marco Melacini, Direttore Scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics -. La Logistica Healthcare non è rimasta immune a queste sfide e ha provato ad affrontarle anche puntando sulla sostenibilità. Ad esempio i caratteristici picchi di consegne di luglio e settembre sono stati molto più contenuti, grazie alla collaborazione tra i vari attori che ha permesso di distribuire meglio nel tempo le merci consegnate».

Come viene percepita la logistica

Un secondo sondaggio presentato durante l’evento e che ha coinvolto 55 strutture ospedaliere italiane, rappresentative del 20% dei posti letti, ha mostrato come in oltre il 70% delle strutture intervistate la logistica è percepita come strategica per l’efficienza e le attività cliniche. Un dato che cresce ulteriormente, al 93%, se si considera la percezione degli addetti ai lavori (Direttori Farmacia, Direttori Acquisti, Responsabili Logistica). Le criticità maggiori riguardano la gestione informativa, il basso livello di digitalizzazione e l’impiego di personale sanitario nelle attività logistiche.

In oltre il 70% delle strutture intervistate la logistica è percepita come strategica per l’efficienza e le attività cliniche

Dal 2009 al 2022 sono stati 248 i contratti di esternalizzazione delle attività logistiche stipulati con strutture sanitarie pubbliche per servizi e attività di logistica ospedaliera, per un valore di 680 milioni di euro. Circa la metà dei contratti interessa la gestione del magazzino ospedaliero, il 17% il trasporto interno di beni sanitari (farmaci, dispositivi medici, presidi medico-chirurgici, ecc.) mentre solo il 7% prevede un servizio di logistica integrata, con un aumento significativo proprio negli ultimi anni.

Il caso del Magazzino Unico Sanitario per l’AIC3

Le sfide che attendono la logistica

«All’interno delle strutture sanitarie continua il fenomeno di esternalizzazione dei servizi logistici iniziato più di 10 anni fa – ha osservato Maria Pavesi, ricercatrice dell’Osservatorio Contract Logistics -. Il settore della logistica viene considerato sempre più strategico, anche perché all’interno degli ospedali si inizia a capire che esternalizzare l’esecuzione delle attività logistiche consentirebbe di riassegnare il proprio personale alla gestione clinica, pur mantenendo la responsabilità in capo alla Direzione della farmacia ospedaliera. Non mancano però alcune barriere: in primis la resistenza al cambiamento, seguita dal timore di perdita di controllo sul livello di servizio con conseguente impatto negativo sulla componente clinica».

Tracciabilità completa di farmaci e dispositivi medici, ultimo miglio e visibilità condivisa delle scorte tra le priorità per il futuro

Tra le sfide future secondo chi ha risposto al sondaggio ci sono la tracciabilità completa di farmaci e dispositivi medici, la distribuzione per “l’ultimo miglio”, l’integrazione di filiera e la visibilità condivisa dei livelli di scorte.

Ancora una volta dunque digitalizzazione e collaborazione sono, secondo gli addetti ai lavori, le competenze chiave da mettere in campo per ottimizzare i processi in un settore nel quale ritardi o carenze hanno un impatto importante sul destinatario ultimo: il paziente.

Le sfide della farmacia dell’AO Ordine Mauriziano di Torino

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Michela Perrone
Giornalista pubblicista