Il DM 77/2022 (ex DM 71) definisce i contorni della nuova sanità territoriale che si andrà attuando in Italia, anche in virtù dei fondi europei del Next Generation Eu e di quanto definito dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il decreto pone l’accento su un nuovo modo di fare sanità da parte degli operatori della salute.
Uno dei professionisti sanitari maggiormente coinvolti dalle novità dell’assistenza sanitaria sul territorio è l’infermiere. Dal ruolo di pivot che sarà chiamato a ricoprire parlando di infermiere di famiglia e di comunità alla posizione centrale che esso avrà nell’erogazione delle cure domiciliari, delle cure palliative e di molto altro. Ma la categoria è pronta ad affrontare tutte queste novità? Serve puntare sulla formazione? E che dire rispetto alla remunerazione? Ecco cosa ci ha detto Nicola Draoli, consigliere nazionale di Fnopi (Federazione nazionale ordini infermieristici).