«Orthoptists making a difference» è il tema della Giornata internazionale dell’ortottica, che si celebra ogni primo lunedì di giugno. Con l’invecchiamento demografico e un sistema sanitario in evoluzione, il ruolo degli ortottisti diventa sempre più cruciale, in ambito della prevenzione, valutazione e riabilitazione delle disabilità visive.
In Italia, gli specialisti della visione sono meno di 3.500, un numero insufficiente rispetto alle crescenti esigenze della popolazione.
Per esempio il Giappone ha una popolazione simile alla nostra ma molto più anziana, e gli ortottisti nipponici sono 16171, cinque volte più che in Italia. Dati che fanno riflettere.
Fare prevenzione in ambito visivo non rappresenta solo un risparmio di risorse, ma anche un beneficio per tutte le età, sin dai primi giorni di vita. La valutazione ortottica, inclusa nei LEA fin dal 1996, si conferma sempre utile in una fase iniziale e in un approccio globale alla persona assistita, sottolineando l’approccio a una visione olistica e preventiva nella cura delle disabilità visive. La riabilitazione visiva è trascurata e relegata ai margini, tuttavia deve diventare parte integrante e accessibile del Servizio sanitario nazionale. Con 4,5 milioni di italiani che già rinunciano alle cure, è essenziale garantire che questi trattamenti siano disponibili per tutti. La riabilitazione visiva assume un ruolo fondamentale anche nella cura dei bambini, compresa l’area contattologica, richiedendo competenze qualificate e sicurezza nel trattamento.
Un esempio virtuoso di eccellenza è rappresentato dall’ASP di Ragusa, che con l’esperienza quarantennale del team di Ortottisti, ha dimostrato i benefici dello screening neonatale e prescolare. Grazie a queste iniziative, l’incidenza di strabismi è stata ridotta dal 33% a meno del 5%, evidenziando l’importanza di un approccio preventivo fin dai primi giorni di vita, dati che combaciano con uno studio pubblicato su International journal of pediatrics and child health.
Il DPCM del 12 gennaio 2017 sottolinea l’importanza dell’ortottica neonatale e dell’informazione ai genitori sull’importanza degli stimoli ambientali per lo sviluppo visivo del bambino. Questo impegno garantisce un futuro in cui la salute visiva di ogni individuo sia al centro dell’attenzione, migliorando la qualità della vita.
La ricerca, in particolare sullo studio dei movimenti oculari, rappresenta una nuova frontiera, specialmente nello studio dei disturbi dello spettro autistico. Studi recenti hanno dimostrato che il tracciamento oculare può essere utile per diagnosticare e valutare l’autismo in età precoce (Pub med e Journal of the American Medical Association).
Serve aumentare l’attenzione sulla salute visiva nei luoghi di lavoro, estendendo i controlli anche ad altri lavoratori, coloro che operano nei cantieri, per valutarne il campo visivo e la percezione della profondità, e nei settori nautici, per garantire la corretta percezione dei colori, ma anche i professionisti della salute, sempre più esposti all’uso di videoterminali.
La Commissione di albo nazionale degli Ortottisti della FNO TSRM e PSTRP, insieme all’Associazione tecnico scientifica degli Ortottisti italiani (AIOrAO), il 3 giugno riuniranno a Pisa gli Ortottisti di Italia. Un appuntamento che rappresenta la prima tappa di un viaggio che si protrarrà per diversi mesi, culminando con la celebrazione del 70° anniversario della professione di Ortottista.
Per l’occasione la Commissione di albo nazionale degli Ortottisti sottolinea il ruolo cruciale dell’Ortottista, chiedendo alle Istituzioni di valorizzarne l’operato, come strumento per irrobustire il SSN, e contestualmente sensibilizza la popolazione sull’importanza di rivolgersi a professionisti sanitari qualificati e regolarmente iscritti all’albo, afferenti agli Ordini TSRM e PSTRP.