«Rinnovare il Piano di Azione Nazionale sulla Salute Mentale (PANSM) e creare nuove linee guida per la gestione della depressione». Su queste e altre iniziative in corso, è intervenuto per TrendSanità Alberto Siracusano, coordinatore del Tavolo di lavoro tecnico sulla salute mentale del Ministero della Salute e professore emerito di Psichiatria dell’Università di Tor Vergata di Roma.
Il Tavolo è al lavoro per aggiornare il Piano di Azione Nazionale sulla Salute Mentale datato 2013
Il Tavolo ha l’obiettivo di migliorare la qualità dei percorsi di prevenzione, trattamento e riabilitazione a favore delle persone con disagio psichico a livello nazionale. Siracusano spiega: «Da oltre un anno lavoriamo per aggiornare il passato PANSM datato 2013. L’obiettivo è quello di dare una risposta più moderna alle criticità dell’assistenza psichiatrica e dei bisogni sociali della salute mentale. Da alcuni mesi ci stiamo preparando a diffondere il nuovo documento per il 2025-2027». E continua: «Abbiamo organizzato nello stesso periodo oltre quaranta audizioni di associazioni non profit con l’intento di aprire un dialogo su molteplici realtà che operano nell’ambito salute mentale, realtà che supportiamo e che, come nel caso dell’associazione Itaca, sono progetti che prevedono la partecipazione di psichiatri e psicologi all’interno di alcune scuole selezionate, con l’obiettivo di permettere ai giovani di accedere a informazioni legate alle cure in salute mentale e di evitare ogni stigmatizzazione delle patologie».
La salute mentale dei giovani tra era digitale e post-epidemia
I dati emersi sulla salute mentale dei giovani nel periodo successivo alla pandemia hanno suscitato un allarmismo condiviso tra professionisti e istituzioni. Secondo l’UNICEF, oggi oltre 12 milioni di bambini e adolescenti nell’Unione Europea soffrono di disturbi psichici. Secondo gli stessi dati, l’otto per cento dei giovani tra i 15 e i 19 anni ha sperimentato un episodio di ansia, mentre il quattro per cento ha vissuto un periodo di depressione. A fronte di queste informazioni, le azioni del governo oggi sono diversificate in alcuni programmi già in corso e si manifestano con apposite azioni, sia all’interno del Piano Nazionale della Prevenzione (PNP), sia nel Programma psicoeducativo, rivolto a giovani, per l’autoregolazione delle emozioni in relazione all’uso di internet.
Siracusano a proposito delle iniziative rivolte ai giovani, racconta: «Alla fine di luglio siamo intervenuti alla 54esima edizione del Giffoni Film Festival, che si svolge in Campania. Abbiamo partecipato al festival di cinema per ragazzi con una masterclass intitolata ‘Generazione “SportAgers”. Sport, Giovani & Salute’, dove si è affrontato il tema del ruolo dello sport per la salvaguardia della salute e del benessere mentale delle nuove generazioni. L’iniziativa è stata realizzata con la collaborazione del Ministero dello Sport».
In arrivo le nuove Linee Guida per l’ADHD e per la depressione
Secondo la Società Italiana di Psichiatria (SIP) in seguito all’epidemia di Covid-19 e all’aumento significativo di ansia e depressione nella popolazione, i numeri di chi soffre in Italia di questa patologia hanno superato il 12 per cento della popolazione, arrivando a contare sette milioni di cittadini che, nel proprio percorso, hanno un vissuto con la patologia. A livello mondiale la depressione colpisce circa 280 milioni di persone. Questo scenario post-pandemico oggi si intreccia con diversi disturbi che caratterizzano il mondo dei giovani, come ad esempio il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), un disturbo del neurosviluppo che, secondo i dati dell’ISS, colpisce il 5 per cento dei bambini e il 2,5 per cento degli adulti.
Forte è l’interazione e il coinvolgimento delle associazioni scientifiche nelle attività del Tavolo di lavoro
Sul tema della depressione e dell’ADHD, Siracusano spiega: «Abbiamo aperto un confronto con l’Istituto Superiore di Sanità per avviare la realizzazione di linee guida nazionali che offrano indicazioni specifiche per la gestione di ADHD e depressione» e continua, «le linee guida della depressione oggi rappresenteranno un traguardo positivo perché, nonostante la patologia sia molto diffusa in Italia e all’estero, verranno stilate per la prima volta nel nostro Paese».
Sullo stesso tema, declinato al femminile, Siracusano chiosa: «Il Tavolo si sta inoltre occupando di accendere i riflettori sulla depressione peripartum». La patologia, benché poco conosciuta, colpisce una donna su cinque nel periodo che va dalla gravidanza al primo anno dopo il parto. E aggiunge: «Oggi stiamo discutendo con le associazioni scientifiche un programma per avviare azioni di attenzione e prevenzione per questa patologia dal momento che oggi il disturbo è estremamente invalidante per la madre, per il bambino e per tutta la società». Le linee guida internazionali di pratica clinica evidence-based per la prevenzione, lo screening e il trattamento della depressione peripartum è possibile leggerle sul sito dell’ISS.
Il manifesto per una nuova cultura della salute mentale in Italia
In Italia, la cultura della salute mentale sta rapidamente evolvendo, spinta dall’urgenza con cui questo tema si sta affermando come prioritario nelle diverse sfere della società. «Per avere uno strumento utile con gli esperti del Tavolo stiamo redigendo un manifesto per diffondere una cultura della salute mentale tra giovani e meno giovani. Il nostro augurio è di avviare un percorso in questo senso, tenendo presente che le azioni necessarie e da compiere su vari fronti, all’interno dell’ambito salute mentale, in futuro saranno numerose». A proposito di numeri, un ultimo fattore che determinerà i risultati delle azioni auspicate, è la presenza di un’adeguata quantità di fondi economici riservati per la salute mentale, tematica centrale, sulla quale è già stata più volte richiesta un’urgente azione del governo.