Nel contesto della riforma dell’assistenza territoriale, la fisioterapia può svolgere un ruolo strategico per garantire cure più accessibili ed efficienti. La recente analisi della Fondazione GIMBE, realizzata per l’Ordine dei Fisioterapisti del Piemonte e della Valle d’Aosta, ha esaminato le attuali modalità di accesso ai servizi fisioterapici, evidenziando criticità e possibili soluzioni per migliorarne disponibilità ed efficienza.
A livello internazionale, l’accesso diretto alla fisioterapia è già realtà in diversi paesi, tra cui Regno Unito, Australia e Svezia. In Italia, una delle prospettive in discussione riguarda la possibilità per i pazienti di accedere direttamente alla fisioterapia per specifiche condizioni cliniche, su prescrizione del Medico di Medicina Generale, del Pediatra di Libera Scelta o dello Specialista. Questa misura, attualmente oggetto di confronto istituzionale, potrebbe ridurre i tempi di attesa e migliorare l’integrazione dei percorsi di cura.
Come sono organizzati i servizi fisioterapici in Italia? Quali differenze normative esistono tra le diverse regioni? E in che modo il ruolo del fisioterapista può evolvere alla luce delle trasformazioni previste dal DM77 e dal PNRR?
Ne parliamo con:
Tiziano Innocenti
Direttore dell’Unità di Metodologia della Ricerca della Fondazione GIMBEFranco Ripa
Vicedirettore dell’Assessorato alla Sanità del PiemonteSabrina Altavilla
Presidente dell’Ordine dei Fisioterapisti di Piemonte e Valle d’Aosta
Conduce:
Rossella Iannone
Direttrice responsabile TrendSanità