All’inizio della Settimana europea della salute mentale (13-19 maggio), il gruppo di esperti della Commissione sul benessere nelle scuole ha pubblicato due nuove serie di orientamenti rispettivamente per i responsabili delle politiche nel settore dell’istruzione e per i dirigenti scolastici e gli educatori, al fine di aiutarli ad affrontare le sfide connesse al benessere e alla salute mentale sia dei giovani sia degli insegnanti.
Le raccomandazioni sono destinate a decisori ed educatori, per creare ambienti di apprendimento sani e inclusivi
Iliana Ivanova, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, ha dichiarato: “Le relazioni sul declino dello stato di benessere e della salute mentale di studenti e insegnanti sono fonte di preoccupazione. Confido che questi orientamenti completi possano fare la differenza nelle scuole di tutta Europa. Insieme stiamo gettando le basi per un panorama educativo più sano e inclusivo.”
Gli orientamenti propongono che il benessere a scuola venga affrontato in modo globale e integrato, con particolare attenzione alla prevenzione. Sottolineano poi la necessità di aiutare gli insegnanti e gli educatori con risorse aggiuntive che consentano loro di mantenere il proprio benessere, nonché la necessità di formare reti solide, che coinvolgano le parti interessate locali, in particolare i settori dell’assistenza sanitaria e sociale, ma anche l’istruzione superiore, le organizzazioni giovanili e le famiglie.
Il gruppo di esperti della Commissione sul benessere nelle scuole è stato istituito per elaborare raccomandazioni strategiche e orientamenti basati su dati concreti nell’ambito dell’iniziativa faro dello spazio europeo dell’istruzione “Percorsi per il successo scolastico”.
Si prevede per il prossimo autunno la pubblicazione di una relazione, che conterrà una versione più approfondita degli orientamenti con prove a sostegno provenienti dalla ricerca, ulteriori pratiche da cui trarre ispirazione e consigli per garantire che gli orientamenti raggiungano efficacemente le scuole in Europa.