Profilassi pre-esposizione di COVID-19: il valore nel post-pandemia

Con la fine dell’emergenza pandemica da COVID-19 dichiarata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si apre una fase endemica di convivenza con il virus Sars-Cov-2 durante la quale sarà necessario gestire in modo differente il tema della prevenzione, al fine di continuare a proteggere soprattutto quei pazienti immunocompromessi che non rispondono alla vaccinazione o non sono eleggibili alla stessa, rimanendo ad alto rischio di progressione verso forme severe di malattia.


In questa popolazione di pazienti immunocompromessi la profilassi pre-esposizione di COVID-19 con anticorpi monoclonali possiede ancora un valore importante, dal momento che il rischio di sviluppare forme severe di infezione, ospedalizzazione e decesso COVID-19 correlati permane più elevato rispetto alla popolazione generale.


Come affrontare questa fase sulla base dell’esperienza sviluppata nel corso della fase emergenziale della pandemia di COVID-19? Quali sono le criticità e le opportunità collegate a questo secondo capitolo della gestione delle infezioni da Sars-Cov-2? Quali le azioni da implementare per garantire la protezione dei pazienti immunocompromessi? Quali, infine, i nuovi need di pazienti, clinici e stakeholder?

Ne parliamo con:

  • Massimo Andreoni
    Direttore Scientifico SIMIT. Professore Ordinario di Malattie Infettive Università Tor Vergata, Roma
  • Maurizio Pastorello
    Direttore Dipartimento Interaziendale Farmaceutico, Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo

Conduce:

  • Rossella Iannone
    Direttrice responsabile TrendSanità

Profilassi pre-esposizione di COVID-19: il valore nel post-pandemia

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