Real World Evidence: come può migliorare la governance sanitaria?

Il trial clinico randomizzato rappresenta il gold standard per stabilire l’efficacia di un trattamento, ma i risultati non sono estendibili a livello universale. Infatti, solo i dati della Real World Evidence, cioè della pratica clinica, le evidenze prodotte nel mondo reale, in corsia, giorno dopo giorno, potranno confermare o meno la validità di quei risultati e di conseguenza migliorare la e governance sanitaria.

Dallo sviluppo del farmaco all’assistenza clinica, usare i dati della pratica clinica (Real World Data) potrebbe quindi aiutare a ridurre le inefficienze e colmare le lacune dovute alla gestione in silos delle informazioni generate da tutti gli attori che concorrono al patient journey.

Un risultato possibile grazie all’uso sapiente delle tecnologie e la creazione di ecosistemi tra aziende sanitarie (pubbliche e private), aziende farmaceutiche ed enti governativi.

Alla luce di queste considerazioni e finalità, i Real World Data (RWD) sono importanti per migliorare e implementare le conoscenze sulle prestazioni mediche, per generare nuove evidenze e rispondere a esigenze cliniche irrisolte. L’interpretazione dei Real World Data crea un’evidenza scientifica reale, meglio conosciuta come Real World Evidence, RWE, che può essere pertanto particolarmente utile per la governance sanitaria.

Come può la RWE migliorare l’assistenza e la sostenibilità del sistema sanitario nazionale?

Ne parliamo con:

    • Gianluca TrifiròGianluca Trifirò
      Professore Ordinario di Farmacologia, Dipartimento di Diagnostica e Sanità Pubblica, Università degli Studi di Verona
    • Eliana FerroniEliana Ferroni
      Servizio Epidemiologico Regionale (SER) Azienda Zero – Regione Veneto

Conduce:

  • Angelica GiambellucaAngelica Giambelluca
    Giornalista professionista in ambito medico

Real World Evidence e farmaci

Real World Evidence: come può migliorare la governance sanitaria?

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