Formare medici, psicologi, pazienti, infermieri, manager delle aziende del farmaco a comunicare il cancro, la medicina e la salute con un corso di perfezionamento universitario che ha coinvolto clinici, docenti, giornalisti, il primo del genere mai realizzato in Italia. Lo hanno promosso l’Università Politecnica delle Marche e la Clinica Oncologica Ospedali Riuniti di Ancona e si conclude oggi nel capoluogo marchigiano. E l’Università Politecnica delle Marche organizzerà, a partire da aprile 2023, la seconda edizione del corso. “Perché la corretta comunicazione, come indicano i dati, non è un’opzione ma un dovere – afferma Rossana Berardi, Ordinario di Oncologia Medica all’Università Politecnica delle Marche e Direttore della Clinica Oncologica Ospedali Riuniti di Ancona -. Quasi il 90% dei pazienti oncologici utilizza internet alla ricerca di ulteriori informazioni sul cancro e il 49% dei millennial si rivolge alla rete lo stesso giorno in cui riceve la diagnosi di tumore. Il 78% dei pazienti ritiene che internet aumenti la capacità di assumere decisioni consapevoli e per il 71% rappresenta un aiuto anche nell’affrontare ansia e paura. Una metanalisi su più di 6000 pazienti ha infatti dimostrato che i social network costituiscono strumenti utili per controllare il disagio psichico che colpisce la maggioranza delle persone affette da cancro e per migliorarne la qualità di vita. Ma almeno il 30% delle notizie sui tumori pubblicate nei social network è falso e può causare pericolose conseguenze e indurre a posticipare o, addirittura, a non seguire terapie salvavita, a ricorrere a pericolosi metodi ‘fai da te’ o all’utilizzo di strumenti alternativi privi di validità scientifica”.
Oggi all’Università Politecnica delle Marche (Auditorium Montessori, Polo Murri Facoltà di Medicina), alla conclusione della prima edizione, sono consegnati gli attestati ai 18 professionisti che hanno superato il corso, in un convegno nazionale che prevede gli interventi di Rossana Berardi, Marcello D’Errico (Prof. Ordinario dell’Ateneo e componente del Comitato ordinatore del corso di perfezionamento), Andrea Santarelli (Vicepreside della Facoltà di Medicina, Università Politecnica delle Marche), Daniela Minerva, Luigi Ripamonti, Mauro Boldrini, e la discussione delle tesi.
La cerimonia ospita anche la prima edizione del premio nazionale “Comunicare il cancro, la medicina e la salute” a giornalisti, pazienti, medici e all’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri. La motivazione, per tutti i premiati, è di essersi particolarmente distinti nella comunicazione della medicina e della salute, con specifico riferimento alla lotta ai tumori.
“Il nostro obiettivo è fornire strumenti a 360 gradi agli operatori sanitari e a tutti coloro che hanno maturato interesse per la comunicazione ma che hanno ancora scarsa consapevolezza dell’uso professionale delle piattaforme digitali – spiega il prof. Marcello D’Errico -. Forti del successo della prima edizione, abbiamo deciso di dar vita alla seconda. Prevediamo di rendere il corso idoneo anche ai regolamenti destinati a chi lavora nella pubblica amministrazione, ad esempio agli uffici stampa”. Il corso di perfezionamento è parte di un progetto più ampio, ‘comunicareilcancro’, che prevede un portale dedicato (www.comunicareilcancro.it) e profili sui principali social.
“Comunicare il cancro e, più in generale, la medicina e la salute in modo corretto – spiega Mauro Silvestrini, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche – rappresenta un’arma da sfruttare anche in termini di sanità pubblica ed è un formidabile strumento di educazione per l’intera popolazione. Ma, per farlo, bisogna conoscere i meccanismi della comunicazione. L’Università ha il compito di formare i professionisti sanitari e la comunicazione della salute deve rientrare nel percorso di studio degli operatori. I media, in particolare i social network, offrono un’opportunità importante per porre i pazienti al centro del sistema salute: consentono infatti di recuperare la fiducia dei cittadini, di interagire e utilizzare strumenti, come lo storytelling, per generare un dialogo”.
Nel 2022, in Italia, sono state stimate 390.700 nuove diagnosi di cancro. In due anni, l’incremento è stato di 14.100 casi. “L’oncologia rappresenta l’area medica che ha registrato i più grandi progressi e la prognosi delle malattie tumorali è molto cambiata, per questo sia i media che i cittadini non devono più associare al cancro il concetto di incurabilità – sottolinea Mauro Boldrini -. Troppo spesso internet e, in particolare, i social network sono regno di cattiva informazione per quanto riguarda i tumori e, più in generale, la salute. Chi fa comunicazione e informazione deve porre attenzione alle fake news, controllare le fonti e verificare sempre l’attendibilità dei dati. Dall’altro lato, è necessario che anche i cittadini adottino un atteggiamento più consapevole su questi temi”.