La sanità pubblica è un sistema complesso, governato da leggi ed esigenze peculiari: il clima di forte innovazione tecnologica e altrettanto forte crisi economica di questo decennio ha amplificato la necessità di analisi e approfondimenti, alla ricerca di risposte e soluzioni, possibilmente brillanti dal punto di vista medico-scientifico e sostenibili dal punto di vista economico-sociale, per un settore così particolare, così essenziale e così pieno di contraddizioni.
La nuova rivista che presentiamo oggi, Policy and Procurement in Healthcare, vuole inserirsi in questo panorama con l’obiettivo e il desiderio di offrire uno spazio di confronto dedicato al tema degli acquisti e del procurement nella sanità pubblica in Italia e rivolto a tutti gli attori coinvolti in questo sistema, non solo le Regioni e i payers, ma anche i clinici, i professionisti della salute e i pazienti.
Peculiare, nel sistema Italia, è il ruolo centrale assegnato alle Regioni in merito alla gestione della spesa sanitaria pubblica. Come vediamo intorno a noi, ogni provvedimento può essere declinato in maniera molto diversa nelle singole Regioni: con la nostra rivista ci piacerebbe valorizzare questo patrimonio di competenze ed esperienze, pubblicando e facendo conoscere le “best practice” che sono state messe a punto a livello regionale per governare in maniera efficace ed efficiente la spesa sanitaria o sottolineando le criticità e le zone grigie che emergono nella gestione del quotidiano.
Nel contesto di razionalizzazione della spesa sanitaria che caratterizza il periodo che viviamo, ci preme mettere in evidenza come il nostro Servizio Sanitario Nazionale debba essere inteso soprattutto come un valore da garantire e sostenere, e non solo come un costo da contenere e giustificare. In questa ottica vogliamo dare la parola, e farci leggere con interesse, da tutti gli operatori della sanità, affiancando e confrontando le esperienze che derivano dai diversi ambiti della Pubblica Amministrazione in sanità: la gestione clinica, l’amministrazione e gli uffici tecnici.
Il Focus, cioè l’argomento di apertura di questo numero, riguarda la procedura di gain-sharing messa in atto per la prima volta nel nostro Paese dalla Regione Campania con l’obiettivo di razionalizzare la spesa sanitaria attraverso un meccanismo di incentivazione dell’utilizzo dei biosimilari. Questo tema, affrontato dal Dottor Luigi Riccio della Direzione generale per la tutela della salute ed il coordinamento del Servizio Sanitario Regionale campano, ben si presta ad illustrare la necessaria convergenza tra le opportunità di risparmio fornite dai nuovi farmaci e le esigenze di medici e pazienti in termini di efficacia e sicurezza del trattamento.
Segue l’intervista doppia a due rappresentanti delle amministrazioni regionali, il Dottor Loredano Giorni, Responsabile del settore Assistenza Farmaceutica, Integrativa e Protesica della Regione Piemonte, e il Dottor Paolo Stella, Dirigente del Servizio Politiche del Farmaco della Regione Puglia. A loro abbiamo chiesto di commentare le novità introdotte dalla legge di bilancio 2017 in merito alle procedure di acquisto e gara relative ai farmaci biosimilari.
Quindi la rivista presenta il primo intervento della rubrica “L’Avvocato risponde”, curata da Roberto Bonatti, esperto in legislazione della Pubblica Amministrazione: questo spazio sarà a disposizione dei lettori che vogliano sottoporci i propri quesiti e sarà dedicato a chiarire e approfondire le tante novità che riguardano le procedure di procurement in sanità, come il nuovo codice degli appalti e la valutazione qualitativa nelle gare farmaci.
Chiude il numero la rubrica “Dall’Europa” che ci conduce sullo scenario comunitario per rendere conto, in breve, di importanti documenti o iniziative portate avanti dall’Unione europea, nelle sue diverse strutture governative, o da Società scientifiche internazionali.
Per salutare i nostri lettori non ci rimane che rinnovare l’invito a contattarci per segnalare le proprie esperienze di eccellenza in merito a strumenti di gestione e amministrazione della sanità pubblica, o per aprire un confronto sui diversi modelli di governo della spesa.
Intanto, vi auguriamo una buona lettura!
La Redazione