Vaccinazione antinfluenzale pediatrica: una scelta di valore

L’influenza è una malattia stagionale con un impatto importante sulla sanità pubblica e fonte di costi rilevanti, diretti e indiretti, per la gestione dei casi, delle complicanze della malattia e delle misure di controllo previste dalle autorità sanitarie.

La vaccinazione rappresenta la forma più efficace di prevenzione contro l’influenza. In particolare, la vaccinazione antinfluenzale pediatrica è una scelta importante per proteggere la salute dei bambini e della comunità nel suo insieme.

Nonostante ciò, in Italia il tasso di copertura della vaccinazione antinfluenzale pediatrica rimane inferiore a quella degli adulti, pur con notevoli differenze tra le Regioni, dovute anche alle diverse modalità di somministrazione e alle figure coinvolte.

Ogni anno il Ministero della Salute emana le raccomandazioni annuali per l’uso dei vaccini antinfluenzali. Nel documento di quest’anno si specifica che, dato il perdurare della situazione pandemica Covid-19, viene raccomandata la vaccinazione antinfluenzale nella fascia di età 6 mesi – 6 anni, “anche al fine di ridurre la circolazione del virus influenzale fra gli adulti e gli anziani”

Qual è la situazione in Italia e quali sono ancora gli ostacoli per una copertura vaccinale ottimale? Quali strumenti si hanno a disposizione e come potrebbero essere resi più efficienti?

Ne parliamo con:

  • Michele Conversano
    Direttore Dipartimento di Prevenzione ASL Taranto
  • Stefano Palcic
    Responsabile SS Farmaceutica convenzionata e per conto, Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Conduce:

  • Rossella Iannone
    Direttrice responsabile TrendSanità

Vaccinazione antinfluenzale pediatrica: una scelta di valore

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