Circa 1,3 milioni di italiani con diabete potranno passare da iniezioni quotidiane di insulina basale a una sola somministrazione a settimana. L’Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato la prima insulina settimanale per adulti con diabete di tipo 1 e tipo 2, rendendo l’Italia il primo Paese europeo ad adottare questa innovazione a carico del Servizio Sanitario Nazionale. L’introduzione di questa nuova terapia promette di migliorare la qualità della vita, facilitare l’aderenza alla cura e ridurre l’impatto ambientale.
Se n’è discusso oggi a Roma in occasione della conferenza stampa dal titolo “Diabete, l’Italia pioniera con la prima insulina settimanale al mondo”, organizzata da Novo Nordisk Italia, con il patrocinio dell’Ambasciata di Danimarca in Italia.
L’Italia è il primo Paese in Europa a rendere disponibile questa innovazione a carico del Servizio Sanitario Nazionale
Ad aprire i lavori il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato: «Porre il paziente al centro, semplificare l’aderenza alle terapie e garantire un’innovazione sostenibile sono priorità fondamentali nelle politiche sanitarie del nostro governo – ha detto- a tutela del diritto di accesso ai farmaci per tutti i cittadini. Il fatto che l’Italia sia il primo Paese al mondo a rendere disponibile questa innovazione a carico del Servizio Sanitario Nazionale testimonia la forza di una collaborazione virtuosa tra istituzioni, politica, industria, comunità scientifica e associazioni dei pazienti, unite per migliorare la qualità di vita dei cittadini. È anche la conferma della solidità e dell’eccellenza del sistema farmaceutico e regolatorio italiano nel panorama internazionale».
Un’innovazione, questa, che è stata considerata una priorità di salute per il Paese sia dalle autorità sanitarie sia dalla comunità scientifica. L’Italia, infatti, è il primo Paese in Europa ad aver completato il processo autorizzativo per l’accesso a questa innovazione, a meno di un anno dalla sua approvazione in Europa.
«Per l’Italia è motivo di orgoglio poter essere il primo Paese ad aver concluso la procedura approvativa della prima insulina settimanale al mondo – ha commentato Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato- Questa importante innovazione può permettere, concretamente, alle persone con diabete di poter migliorare la loro qualità di vita, rendendo più semplice la gestione della malattia e riducendo anche l’impatto ambientale grazie al minor numero di iniezioni».
«Come rappresentante delle persone con diabete, esprimo grande soddisfazione per il risultato raggiunto. Un risultato che aspettavamo con ansia, perché l’insulina settimanale facilita di gran lunga la somministrazione del farmaco e rappresenta una concreta risposta per il paziente diabetico di tipo 2», ha dichiarato la Presidente Fand – Associazione Italiana Diabetici, Manuela Bertaggia, che ha sottolineato come questa innovazione possa avere un impatto positivo anche nella riduzione del carico mentale che il diabete, come malattia cronica, comporta. «Non solo – ha concluso – Facilita il compito del diabetologo nel momento in cui il paziente necessita di un cambio di terapia. Chi passa dalla pillola all’iniezione di insulina ha, spesso, una reazione negativa e di rifiuto e questo fa sì che probabilmente sarà un paziente poco aderente. Sono convinta che l’insulina settimanale renderà la persona con diabete di tipo 2 più aderente e quindi più tutelata dalle complicanze, dalla necessità di visite ulteriori rispetto alle abituali visite di controllo, e da conseguenti ricoveri. Migliorerà la qualità di vita della persona con diabete, ma non solo, sarà anche uno strumento importante per diminuire i costi legati alle complicanze».