Gemelli digitali per studiare una migliore definizione delle terapie, per prevedere la gestione delle cronicità o migliorare i processi di sperimentazione di nuovi farmaci o quelli di governance sanitaria.
Il fenomeno del digital twin, che vanta un tasso di crescita del 40% a livello internazionale, inizia a diffondersi lentamente anche in Italia. Casi di successo si registrano in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Ma di che si tratta, e quali vantaggi offre questo approccio rispetto ai modelli previsionali tradizionali? Ne parliamo con Salvatore Fregola, membro del comitato tecnico-scientifico dell’Associazione scientifica per la sanità digitale (Assd).