In partenza il più grande progetto di prevenzione cardiovascolare del Paese

A pochi mesi dalla presentazione ufficiale alla Camera dei deputati, Al Cuore della Prevenzione / CVrisk-IT, il più vasto e ambizioso programma nazionale di prevenzione cardiovascolare, apre le porte ai cittadini. La rapida implementazione dell’iniziativa, che coinvolge una cinquantina di strutture tra IRCCS, ospedali e centri autorizzati in tutt’Italia, risponde all’urgente necessità di potenziare gli strumenti a essa destinati. Una tempestività legata anche a dati che confermano come le patologie cardiovascolari rappresentino ancora la principale causa di mortalità in Italia (30,8% nel 2021 secondo Istat). 

I dettagli operativi dello studio, finanziato dal Parlamento tramite il Ministero della Salute con 20 milioni di euro, di fatto la risposta scientificamente più raffinata, innovativa e quantitativamente rilevante mai proposta alla popolazione, sono stati illustrati questa mattina nella conferenza stampa promossa dalla Rete Cardiologica IRCCS – che ha progettato e coordina l’iniziativa – al Circolo della Stampa di Milano.  

«L’avvio operativo di CVrisk-IT è un momento estremamente importante per la prevenzione cardiovascolare nel nostro Paese» ha detto il Presidente della Rete e Direttore Scientifico dell’IRCCS Policlinico San Donato, Lorenzo Menicanti, il quale ha sottolineato che «la rapidità con cui il gruppo di lavoro è passato dalla fase progettuale a quella esecutiva testimonia da un lato l’urgenza di questo intervento e, dall’altro, la solidità della rete e dei centri coinvolti». Menicanti, inoltre, ha posto l’accento sulla «straordinaria collaborazione scientifica su scala nazionale creatasi attorno a CVrisk-IT senza la quale traguardare questo primo pilar di progetto sarebbe stato assai difficile se non impossibile». Allo studio possono aderire gratuitamente cittadini di età compresa tra i 40 e gli 80 anni, sani, senza precedenti patologie cardiovascolari o diabete.

«La collaborazione tra il Ministero della Salute e la Rete Cardiologica IRCCS segna un importante passo avanti nella ricerca sanitaria italiana», ha dichiarato Graziano Lardo, Direttore Generale della Ricerca e dell’Innovazione in Sanità del Ministero della Salute. Il dirigente ha evidenziato come il Ministero non si limiti a svolgere un ruolo di controllo e finanziamento, ma si ponga come vero e proprio partner nei processi di innovazione. CVrisk-IT, ha ricordato Lardo, ha ottenuto la validazione di revisori internazionali e ricevuto un finanziamento grazie a una legge speciale inclusa nella finanziaria 2023. «La sua approvazione definitiva» ha precisato «è giunta dopo un costruttivo dialogo tra il Ministero e la Rete, che ha portato all’integrazione di alcune modifiche suggerite dai valutatori internazionali».

L’arruolamento

«La Rete dei Centri di arruolamento – approfondisce Ambra Cerri, Chief Project Manager di CVrisk-IT e Direttore Operativo Ricerca di IRCCS Policlinico San Donato – è organizzata secondo il modello Hub&Spoke e copre una parte rilevante del territorio nazionale per garantire un accesso equo e capillare; il progetto coinvolge 17 IRCCS (Hub) e una trentina di aziende sanitarie di diversa natura (Spoke). I cittadini che rispondono ai criteri di inclusione e che su base volontaria intendono iscriversi allo studio possono già farlo consultando il sito della Rete Cardiologica IRCCS dove è disponibile un form per la manifestazione di interesse. Questa architettura organizzativa – ha aggiunto – è stata progettata per assicurare una rappresentazione completa e bilanciata del campione di popolazione, garantendo al contempo la massima diffusione e accessibilità a tutti i cittadini». 

Dopo la positiva valutazione dello studio dal Ministero della Salute, la Rete Cardiologica IRCCS ha portato a termine – nel 2024 – i primi importanti obiettivi nel pieno rispetto del cronoprogramma progettuale.  Lo spiega ancora Cerri: «È stato definito il protocollo di studio, già approvato da alcuni Comitati Etici Territoriali dei Centri coinvolti, con l’obiettivo di integrare soluzioni innovative e fattibilità operativo-organizzativa. Inoltre, è stata sviluppata una piattaforma informatica avanzata per la raccolta dei dati, con un’interfaccia dedicata ai partecipanti denominata MyCardioSpace, progettata per semplificare l’utilizzo dei dati a fini scientifici, mettendo al centro il cittadino. A questo proposito – ha aggiunto ancora la manager – c’è un’interlocuzione con il Garante per la Protezione dei Dati Personali». 

CVrisk-IT – che si avvale anche della collaborazione con Human Technopole, centro di ricerca di eccellenza che apporterà know-how tecnologico e metodologico rafforzando l’impatto scientifico – contribuirà alla creazione della più grande biobanca nazionale dedicata alla ricerca cardiovascolare; quest’ultima, diffusa, costruita grazie alla sistematica raccolta di campioni biologici e dati clinici, diventerà un patrimonio prezioso per lo sviluppo di futuri studi scientifici in grado di rafforzare la capacità della ricerca italiana di affrontare le sfide sanitarie globali. «La prevenzione cardiovascolare è un pilastro fondamentale per garantire la sostenibilità del SSN – ha chiosato la Chief Project Manager di CVrisk-IT – perché riduce il carico assistenziale e migliora la qualità della vita. Due le aspirazioni principali dello studio: costruire una rete di prevenzione solida ed efficace, capace di anticipare il rischio cardiovascolare e promuovere interventi mirati di prevenzione. L’obiettivo a lungo termine è che la prevenzione cardiovascolare divenga una normale pratica al pari di quella oncologica».

Il testimonial dello studio

Testimonial d’eccezione dello studio il campione Filippo Magnini, il miglior stileliberista italiano di sempre nelle distanze brevi, due volte campione mondiale nei 100 metri stile libero con un palmares che include anche altrettanti ori mondiali in vasca corta e 17 titoli europei. «Come atleta che ha dedicato la vita al nuoto – ha detto – ho sempre posto la massima attenzione alla salute del mio corpo e, in particolare, del mio cuore; l’ho fatto da professionista e continuo a farlo oggi perché la prevenzione cardiovascolare non è importante solo quando si gareggia ad altissimi livelli – e fatti recenti in altre discipline lo testimoniano – ma lo è in ogni momento della nostra vita. Anche per questo motivo ho accettato con convinzione di sostenere CVrisk-IT: è un’iniziativa unica che offre gratuitamente ai cittadini l’opportunità di partecipare a un programma di prevenzione cardiovascolare di altissimo livello». Magnini si è rivolto anche a tutti gli sportivi amatoriali e a coloro i quali praticano attività fisica con regolarità – che in Italia sappiamo essere in tanti, tantissimi, milioni: «Prendetevi cura del vostro cuore, partecipate a questo studio», ha detto. Il campione ha concluso parlando di «opportunità preziosa per tutti noi italiani, un investimento concreto nella salute pubblica che non possiamo permetterci di sprecare» e ha invitato caldamente la popolazione a informarsi e a partecipare. «Il vostro cuore – ha chiosato – ve ne sarà grato».  

Afra Casiraghi, avvocato, appassionata di natura e benessere, madre di due figli, invitata in ideale rappresentanza di quanti già si sono iscritti allo studio, ha detto di «essere molto felice di prendere parte a questo importante progetto; partecipare significa migliorare la comprensione dei fattori di rischio cardiovascolari e contribuire a sviluppare nuove strategie di prevenzione e trattamento. Invito quindi tutte le persone a fare parte di CVrisk-IT; è anche un modo per ricevere informazioni preziose sulla propria salute cardiovascolare e migliorare il proprio stile di vita».

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